LA RASSEGNA STAMPA DI MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO | OneFootball

"Con la pubblicazione delle notizie nella rassegna stampa quotidiana, AC Milan non intende in alcun modo avallarne o confermarne la veridicità".

DELUSI E ARRABBIATI (Gazzetta dello Sport) Zlatan Ibrahimović si limita a parlare di "delusione". Questa l'analisi: “In partita ci è mancata maturità, vinci e continui a giocare, prima che tutto cambi con il rosso a Theo. Siamo delusi e arrabbiati. Potevamo fare tanto di più. Ora è importante restare uniti come gruppo, superare la sconfitta e a preparare il nostro prossimo obiettivo”.

SENSO DI RESPONSABILITA’ (Gazzetta dello Sport) “Siamo arrabbiati con noi stessi, l'avversario non è stato più forte e non ha giocato meglio, semplicemente ci siamo ammazzati da soli. Non ce l'ho nemmeno con l'arbitro, la colpa è solo nostra e non ci sono scuse. Guardiamoci allo specchio e ripartiamo”. Ibra ne fa un appello collettivo: unità e senso di responsabilità.

14 PUNTI IN CAMPIONATO (Corriere dello Sport) Conceicao, in conferenza stampa, ha di che giustificarsi: “Sono arrivato un mese e mezzo fa, ma mi fanno paragoni con allenatori che erano qui da anni. Abbiamo vinto l'unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15”.

NON È FACILE (Corriere dello Sport) Conceição: “I giocatori fanno tanti errori e ne ho fatti tanti anche io durante la mia carriera da calciatore. Sono io il responsabile al di fuori, non Theo. Poi all'interno dello spogliatoio vedremo. Theo ha dato tanto al Milan. Dobbiamo lavorare a livello mentale sui giocatori. Credetemi, non è facile, non è facile”.

NESSUNO PUNTA IL DITO (Tuttosport)   “Siamo molto delusi, stavamo controllando e non si vedeva come il Feyenoord potesse farci male”, ha detto João Félix: “L’espulsione? Oggi è toccato a lui, ma può succedere a chiunque”. Nessun giocatore del Milan ha voluto puntare il dito su Theo: “Non ho visto, non posso dire se è giusto o sbagliato”, ha commentato Walker.

MONTAGNE RUSSE (Tuttosport) Conceição ha vissuto giorni migliori. Prima la tristezza per la scomparsa di Pinto da Costa, l'ex presidente del Porto per lui come un secondo papà, quindi l'eliminazione. La sua avventura al Milan era iniziata con i botti in Supercoppa, poi le montagne russe. Buoni risultati in campionato, in Semifinale di Coppa Italia, ma una Champions gettata via.

QUEL CHE RESTA (Corriere della Sera) Quel che resta, ora, è il senso di una qualificazione clamorosamente gettata al vento, insieme ai milioni di euro di premi UEFA. Un fallimento iniziato a Zagabria, dove sono sfumati gli ottavi diretti. Proseguito a Rotterdam, prestazione disgraziata. E completato a San Siro per via dell'ennesima inaccettabile follia di Theo.

MARCINIAK INFLESSIBILE (Repubblica) Il 2-0 era stato sfiorato più volte. È risultata decisiva l'espulsione a inizio ripresa per doppia ammonizione dello sciagurato Theo: evitabilissima simulazione castigata dall'inflessibile Marciniak, l'arbitro polacco della Finale del Mondiale 2022, dopo il primo giallo preso per una inutile strattonata su Moussa a centrocampo.

TROPPO POCO (Il Giornale) Dopo l'apprezzato mercato di riparazione firmato dal club, dopo la Supercoppa, la perdita degli ottavi di Champions è anche il mancato incasso di 11 milioni di euro che peseranno alla fine sul bilancio rossonero. E adesso una rincorsa improbabile a un posto Uefa e la coppa Italia. Troppo poco per cancellare la delusione.

CRITERI SEVERI (Corriere dello Sport) La Serie C ha dato alla Figc la disponibilità “a rendere ancora più severi e stringenti i criteri di iscrizione al campionato”. Lo ha sottolineato il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, dopo le parole del presidente della Figc, sulle difficoltà di alcuni club ad onorare i pagamenti all'erario secondo le scadenze federali.

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