Juventusnews24
·13 de janeiro de 2025
Juventusnews24
·13 de janeiro de 2025
E’ già vigilia di campionato per la Juve, che domani sera sarà ospite dell’Atalanta nel recupero della diciannovesima giornata. I bianconeri devono tornare a vincere in Serie A dopo gli ultimi pareggi, per smentire anche le critiche che stanno arrivando negli ultimi tempi. Di questo, e non solo, ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 l’ex centrocampista dei bergamaschi Andrea Lazzari.
Nel derby è arrivato un altro pareggio per la Juve: che spiegazione si è dato a questi risultati altalenanti?
«Bisognerebbe analizzare le partite un po’ meglio, nel senso che durante la settimana credo la Juve abbia uno staff preparato per cercare di risolvere questo problema dei pareggi. Però spesso le partite sono anche piene di variabili, per una cosa o per l’altra poi non porti a casa un punteggio intero. Questi sono i motivi».
Qual è il bilancio di questi primi mesi di Thiago Motta?
«Secondo me è un bilancio buono. Si è visto che il gioco della Juve inizia ad avere un’identità ben precisa, vogliono arrivare ad ottenere un risultato attraverso il bel gioco. Poi sarebbe un po’ stupido giudicare il lavoro di un allenatore solo attraverso i risultati, ma è anche ovvio che al giorno d’oggi purtroppo si è giudicati per quello. Ma secondo me è stato fatto un ottimo lavoro nel migliorare i giocatori».
Quale deve essere adesso l’obiettivo stagionale della Juventus?
«Secondo me ora la Juventus deve cercare di continuare a migliorare il più possibile, perseguendo quelle idee che sta portando avanti Thiago Motta. Adesso si deve cercare di continuare quel percorso, perchè solo con perseveranza, lavoro e insistenza potranno poi arrivare i risultati».
Che partita dobbiamo aspettarci domani sera contro l’Atalanta?
«Sarà sicuramente una bella partita, perchè si scontreranno due allenatori molto preparati, che cercheranno di mettere in difficoltà l’avversario con la loro idea di gioco. Speriamo sia una partita aperta, dove divertirsi anche da fuori nel vedere il bel gioco e magari con molti gol come successo in Supercoppa».
Ex di turno sarà Teun Koopmeiners: si aspettava di più da lui a questo punto della stagione?
«Sinceramente ha avuto anche quell’infortunio, poi è rientrato e ha iniziato a rilavorare con un nuovo allenatore. Anche all’Atalanta, che io ricordi, non fu subito così decisivo, ma anzi ha dovuto assimilare bene i concetti che l’allenatore gli proponeva. Resta sempre un giocatore importante, ma ci vuole pazienza».
Stesso discorso si può fare per Douglas Luiz? Contro il Torino è tornato a giocare dall’inizio dopo tanto tempo.
«Si possiamo fare anche per lui lo stesso discorso. Questi sono giocatori che stanno assimilando le idee del nuovo allenatore, ci vuole senza dubbio tempo e bisogna avere pazienza. Ma nel calcio di oggi purtroppo è un po’ duro che ciò possa avvenire nelle società che vogliono vincere e devono portare a casa risultati in breve tempo».
Tra i nomi in uscita nel centrocampo bianconero c’è quello di Nicolò Fagioli. Rinuncerebbe a lui a gennaio?
«Fagioli ha dimostrato di essere un giovane con una prospettiva molto pomettente. Io sinceramente lo terrei in squadra, poi bisogna vedere i discorsi che ci sono dietro a livello societario, se monetizzare o meno dalla sua cessione. Potrebbe essere importante però continuare a puntare con decisione su di lui».
Come si muoverebbe sul mercato in entrata? Cosa manca alla Juve?
«E’ difficile dirlo da fuori, adesso si parla molto di trovare un sostituto di Vlahovic e penso sia quello il primo obiettivo. La Juve ha dirigenti preparatissimi, molto bravi, Thiago Motta li vede tutti i giorni e il tecnico ha a sua disposizione una rosa comunque competitiva. Credo, se ci sarà qualcosa da fare, lo decideranno insieme».
Come vede a questo punto la lotta Scudetto? E’ un’esclusiva di tre squadre?
«Il Napoli sicuramente ha dato un bel segnale al campionato, ma Atalanta e Inter devono recuperare la gara rinviata per la Supercoppa. E’ una lotta aperta, ma basta poco e possono rientrare nella corsa anche quelle squadre che ora sono più lontane, nessuna corre. Per ora è una lotta a tre, ma speriamo sia avvincente fino alla fine. Non credo nessuno ammazzerà il campionato vedendo l’andamento delle partite».
Capitolo Nazionale: possiamo vedere al futuro con fiducia dopo i risultati che ci sono stati nel post Europeo?
«Si, anche lì è un percorso da dover seguire. La Nazionale ha preso un nuovo allenatore per la e anche lì si sta cercando di portare avanti un progetto. Oggi si giudica per dei successi o per dei titoli non arrivati, ma c’è da valutare più a fondo la strada che sta facendo Spalletti e portarla avanti, avendo anche lì pazienza. Perchè poi in Nazionale è ancora più difficile, non hai i giocatori a tua disposizione ogni giorno».
Si ringrazia Andrea Lazzari per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista