DirettaCalcioMercato
·15 de março de 2025
L’ex Atalanta e Udinese Tissone si racconta a DCM: “Mi sarebbe piaciuto giocare in questo Como. Spalletti? È sicuramente cambiato”

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·15 de março de 2025
Il centrocampista argentino Fernando Tissone, tra le altre ex di Udinese, Atalanta e Sampdoria, si è raccontato ai nostri microfoni, rispondendo ad alcune domande riguardanti il suo passato.
Fernando Tissone, ex calciatore argentino, ha risposto in esclusiva ad alcune nostre domande. Tissone ha iniziato la sua carriera professionistica in Argentina, con il Lanús, prima di trasferirsi in Italia nel 2005, per giocare con l’Udinese. Con il club friulano ha disputato diverse stagioni in Serie A. Successivamente, ha giocato con l’Atalanta (2009-2011) per poi tornare all’Udinese, per un breve periodo. Nel 2011 si è trasferito alla Sampdoria, ma dopo una stagione è stato ceduto in prestito al Maiorca. In Spagna ha giocato per il Málaga in Liga dal 2013 al 2016. Tissone ha chiuso la sua carriera con brevi esperienze in Russia con il Krylya Sovetov, in Portogallo con il Nacional, e in Grecia con l’Asteras Tripolis. Ha poi militato in squadre minori tra Argentina e Italia.
GENOA, ITALY – OCTOBER 28: Radja Nainggolan (R) of Cagliari Calcio runs of Fernando Damian Tissone of UC Sampdoria during the Serie A match between UC Sampdoria and Cagliari Calcio at Stadio Luigi Ferraris on October 28, 2012 in Genoa, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Agli albori della tua carriera hai giocato un torneo con il Como, che ne pensi del marcato e del campionato che stanno facendo? Ti sarebbe piaciuto giocare in questo Como ed essere allenato da Fabregas?
“Sì sono stato al Como, è stata la mia prima squadra in Italia. Il Como sta facendo delle cose straordinarie dopo tanti anni nelle categorie più basse. Stanno diventando una squadra importante in Serie A, con un bel gioco, un’allenatore che è stato un grandissimo calciatore e sicuramente sarà un grandissimo allenatore. Sarebbe stato bello giocare in un Como così, una società che sta diventando importante e può rimanere tanti anni in Serie A. Sarebbe bellissimo e me lo auguro per loro.”
Spalletti é stato uno dei tuoi primi allenatori, e nel 2005 con lui in panchina all’Udinese siete riusciti a qualificarvi in Champions League, secondo te é cambiato il suo modo di allenare nel corso degli anni? 20 anni fa avresti immaginato avrebbe avuto questa carriera?
“Spalletti è un grandissimo allenatore e mi aspettavo che facesse una carriera del genere. Con noi si vedeva che era molto preparato, soprattutto che lavorava tantissimo e dava il massimo che lui aveva per cercare di dare qualcosa alla squadra per raggiungere gli obiettivi. Luciano ha cambiato il suo modo di allenare, sicuramente doveva cambiare qualcosa perché il calcio è cambiato, lui è una persona molto intelligente, si aggiorna continuamente e va al ritmo dei tempi, quindi il suo modo di allenare sicuramente in alcune situazioni sarà cambiato per il suo bene e di quello delle squadre dove allena.”
All’Udinese hai giocato con grandi campioni come Sanchez e Di Natale. C’é qualche caratteristica tecnica che avresti voluto “rubare” a loro?
“Di Natale e Alexis Sanchez sono due grandissimi calciatori. Sicuramente avrei voluto rubargli la velocità nel breve. Due ragazzi che veramente erano molto esplosivi nei primi metri e quello sicuramente sarebbe stato un punto in più per me.”
Ti saresti aspettato il ritorno di Sanchez a Udine?
“Alexis ha fatto benissimo a Udine, è arrivato giovanissimo ed è stata la prima squadra in cui ha lavorato in Europa, quindi ci si poteva aspettare un ritorno. Si sente amato e cerca sempre di ricambiare quell’effetto.”
MADRID, SPAIN – SEPTEMBER 26: Cristiano Ronaldo (2ndR) of Real Madrid CF competes for the ball with Marcos Angeleri (2ndL) of Malaga CF and his teammates Juan Pablo Anor Acosta alias Juanpi (R) and Fernando Damian Tissone (L) during the La Liga match between Real Madrid CF and Malaga CF at Estadio Santiago Bernabeu on September 26, 2015 in Madrid, Spain. (Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)
C’é stato un momento che pensi abbia dato una svolta alla tua carriera? Se sì, ti va di raccontarcelo?
“Guarda, in positivo non so se c’è stato un momento che ha dato una svolta alla mia carriera, sicuramente in negativo quando mi sono rotto il crociato a Malaga. Dopo quella lesione gli altri mi guardavano diversamente anche se io stavo bene. Quella situazione ha influito molto sulla mia esperienza in Spagna.”
Hai programmi per quando smetterai di giocare? Ti piacerebbe allenare?
“Ho smesso da poco, ho già fatto il corso UEFA B a Coverciano. Sicuramente vorrei essere dentro uno staff, vedere come gira la situazione da allenatore. Mi piacerebbe tanto, mi sto preparando per quello, sto facendo già qualche cosa a Málaga, allenando i ragazzi, ma sto cercando di trovare una situazione interessante per cominciare a farlo sul serio. Vedrò se voglio fare il primo allenatore, devo cercare di prepararmi al massimo perché è un lavoro importante e secondo me bisogna essere molto preparati per raggiungere gli obiettivi.”
Hai giocato la tua ultima stagione in Serie A nel 2013, il calcio in Italia ti sembra cambiato da quando é stato introdotto il Var?
“Non so se il Var abbia cambiato il calcio in Italia. Il Var è uno strumento con cui alcuni sono d’accordo, alcuni no. È molto particolare su tante situazioni, però non vedo che sia cambiato qualcosa.”
Hai giocato tanti anni per la Sampdoria che adesso non sta vivendo un momento facile in Serie B, che consigli daresti agli attuali giocatori della Samp?
“La Sampdoria in questo periodo non sta vivendo un momento facilissimo. Si trova in Serie B con tante problematiche societarie degli anni scorsi e quindi non è facile. Consigliare agli altri giocatori, non è facile perché non mi trovo in quella situazione. Sicuramente io mi auguro che loro possano trovare un’unione forte tra di loro e con i tifosi, perché è una grandissima piazza. I tifosi della Sampdoria la possono aiutare a raggiungere un obiettivo molto importante, come quello di tornare alla Serie A.”
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