PianetaChampions
·06 de dezembro de 2024
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·06 de dezembro de 2024
Lionel Messi, raggiunto dal Mundo Deportivo, ha rilasciato diverse dichiarazioni sul suo amore per il Barcellona, la squadra con la quale ha scritto impareggiabili pagine di storia: “Cosa penso quando vedo che il Barcellona ha compiuto 125 anni? Tante cose, ma sicuramente la prima che mi viene in mente sono i tanti bei ricordi di tutto il tempo trascorso nel miglior club del mondo.
Questo è un club che si è sempre distinto per avere i migliori giocatori e allenatori del mondo. Le grandi stelle del calcio hanno sempre voluto venire al Barça: da Johan Cruyff, passando per Puyi, Andrés Iniesta, Xavi, i due Luis Suárez, Hristo (Stoichkov), Pep (Guardiola) da giocatore e poi da allenatore, Ronnie, Rijkaard (lo aggiungo per quello che ha significato per me e per il club), Diego (Maradona), che nonostante sia stato lì solo per poco tempo ha avuto un impatto enorme per quello che è, Koeman con il gol di Wembley alla prima Coppa dei Campioni… Ho sentito molto parlare anche di César, Kubala e di quell’attaccante che Serrat nomina nella sua canzone: Basora, César, Kubala, Moreno e Manchón. Sono sicuro che sto dimenticando molte persone importanti.
Quale esperienza da culé ricordo con più affetto? La verità è che ci sono stati molti momenti speciali. Quello che ricordo di più sono i titoli collettivi ottenuti […]. Ci sono stati tanti momenti speciali e mi sono divertiti moltissimo.
Quale figura storica del club mi ha segnato di più? Penso che ce ne siano due che mi hanno segnato molto per motivi diversi. Pep, perché l’ho avuto come allenatore per tanti anni e abbiamo realizzato cose incredibili che mai avremmo immaginato. E Ronaldinho, perché il modo in cui mi ha accolto, come mi ha trattato, mi ha aiutato tantissimo nei miei primi momenti in prima squadra. Ricordo anche tanto Andrés (Iniesta) o Xavi come compagni di squadra, e i tre che giocano con me qui a Miami (Busquets, Alba e Suárez), che sono anche amici. E ovviamente una menzione speciale per Tito Vilanova, che manca tanto a tutti.
Spero che il club possa tornare quello che è sempre stato. Oltre ad essere un riferimento mondiale, che non ha mai smesso di essere, che lotta sempre per vincere titoli fino alla fine di ogni stagione. Come giocatore del Barça, non puoi mai accontentarti di essere secondo o di non vincere, perché i membri e i tifosi pretendono il massimo da te. Essere il miglior club del mondo comporta aspettative molto alte. Mi piacerebbe vedere il Barça vincere di nuovo la Liga, la Coppa e anche la Champions League. E negli anni in cui non si può, almeno competere fino all’ultimo momento.
Un messaggio da mandare ai tifosi? Che mi mancano moltissimo e che spero di rivedere presto. Devono sentirsi orgogliosi di far parte del miglior club del mondo”.