Napoli-Inter, intrecci di campo e panchina: quando la storia si ripete | OneFootball

Conte, Inzaghi, Chivu e Baroni: la lotta scudetto si intreccia con i ricordi della Serie A del passato Nel calcio, le storie tendono a ripetersi. Talvolta è il fascino stesso di questo sport, altre volte è semplicemente il risultato naturale di un ambiente in cui, tra campo e panchina, i protagonisti si ritrovano e si sfidano anche a distanza di decenni.

Napoli-Inter, intrecci di campo e panchina: quando la storia si ripete

La 37ª giornata del campionato di Serie A 2024-25 offre uno spettacolo ricco di riferimenti storici, rimandi simbolici e sorprendenti corsi e ricorsi che sembrano scritti da un romanziere, scrive Mediaset.

Da Inzaghi e Conte… al 2000 Il duello scudetto tra Napoli e Inter rievoca inevitabilmente quello del 2000 tra Juventus e Lazio. Allora come oggi, un Anno Santo, un Giubileo, e una volata a due per lo scudetto. Protagonisti? Sempre loro: Simone Inzaghi e Antonio Conte. In campo allora, in panchina oggi.

Il 14 maggio 2000 Inzaghi segnò su rigore nella vittoria della Lazio contro la Reggina. A Perugia, sotto una pioggia battente, Conte lottava in mezzo al campo in una Juventus che crollò proprio all’ultima curva. Oggi i ruoli sono invertiti, ma lo spirito competitivo è lo stesso: i due si sfidano dalla panchina per il titolo italiano.

Il presente che parla di passato Anche le partite di questa penultima giornata rievocano pagine importanti del calcio italiano. L’Inter affronta la Lazio, allenata da Marco Baroni, colui che nel 1990 segnò il gol scudetto del Napoli… proprio contro la Lazio. Il club azzurro, invece, se la vedrà con il Parma, allenato da un altro simbolo del passato nerazzurro: Cristian Chivu, campione del Triplete 2010 e oggi guida tecnica degli emiliani.

L’Inter spera in un favore dal suo ex difensore, mentre il Napoli si affida a uno degli ultimi eroi del secondo scudetto. Le coincidenze si intrecciano in modo quasi cinematografico.

Vico, i corsi e ricorsi… della Serie A Se Giambattista Vico avesse raccontato il calcio, probabilmente avrebbe scelto questa giornata per dimostrare la sua teoria dei “corsi e ricorsi storici”. Proprio come nel 2000, anche oggi tutto sembra destinato a incastrarsi in una narrazione che sfugge al caso e affonda le radici in legami, simboli e continuità.

Nel 2025, con il titolo ancora aperto a due turni dal termine, il calcio italiano mostra ancora una volta quanto sia capace di emozionare, evocare e ripetersi, senza mai risultare banale.