Quattrocento giorni a Milano-Cortina 2026: manca la data per i lavori a San Siro | OneFootball

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·02 de janeiro de 2025

Quattrocento giorni a Milano-Cortina 2026: manca la data per i lavori a San Siro

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Mancano 400 giorni alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e l’anno che è appena iniziato rappresenta l’ultima tappa del conto alla rovescia iniziato nel 2019, con lo sguardo puntato al 6 febbraio 2026, giorno d’inizio delle competizioni.

Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica-Milano, l’attesa si fa più breve, mentre Milano si prepara a trasformare strade, quartieri e impianti che resteranno come eredità futura. Siamo nell’ultimo tratto di lavori, il momento decisivo per i cantieri. L’arrivo della fiamma olimpica sarà accompagnato da inaugurazioni di opere concluse e da eventi dedicati. Il countdown, attualmente visibile 24 ore su 24 solo sul sito ufficiale di Milano Cortina 2026, verrà presentato fisicamente al pubblico in centro a Milano il 6 febbraio di quest’anno, a un anno esatto dalla cerimonia di apertura.


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Guardando il calendario, il programma dei lavori per le infrastrutture sportive sembra procedere senza particolari ritardi. Salvo imprevisti, Milano si dimostra pronta. Per esempio, il PalaSharp è già stato trasformato nella Milano Ice Skating Arena, destinata ad ospitare gare di short track e pattinaggio artistico. Tuttavia, rimane un nodo da sciogliere per San Siro, dove si svolgerà la cerimonia di apertura. Lo stadio, in attesa di decisioni definitive da parte di Inter e Milan interessate all’acquisto, necessita ancora di piccoli interventi di adeguamento per il 2026. Ad oggi, però, non è stata fissata una data per l’inizio di questi lavori.

Nel frattempo, Milano si concentra sulla sistemazione di strade e marciapiedi, in particolare per accogliere le gare paralimpiche. È già stato avviato un progetto che punta a migliorare accessibilità e sicurezza con la riqualificazione di oltre 80 km di marciapiedi e attraversamenti. Questo garantirà percorsi sicuri tra i siti olimpici e le fermate della metropolitana.

Anche il trasporto pubblico è in fase di aggiornamento: la scorsa estate sono iniziati gli interventi per la sostituzione di ascensori e scale mobili lungo le linee della metro. La M3, ad esempio, sarà dotata di 48 nuovi ascensori e 52 nuove scale mobili. Ecco alcune scadenze dei lavori in corso: fino alla fine di gennaio rimarranno chiusi gli ascensori della stazione Duomo, mentre fino ad aprile saranno fuori uso tre ascensori nella stazione Sondrio. Alla fermata Centrale della M3 tre scale mobili saranno inattive fino al 30 gennaio, mentre quelle della fermata Turati torneranno operative entro fine aprile.

«Le Olimpiadi e Paralimpiadi lasceranno a Milano un’importante eredità – spiega Alessandro Giungi, presidente della Commissione Olimpiadi del Comune –. Il Villaggio Olimpico sarà trasformato in uno studentato capace di ospitare 1.700 persone, mentre il palazzetto di Santa Giulia diventerà una sede per concerti, contribuendo a ridurre la pressione sull’area di San Siro».

Più complesso appare lo scenario in Valtellina, dove i lavori per le infrastrutture di collegamento stanno subendo dei ritardi. La variante di Tirano e la tangenziale sud di Sondrio, entrambe lungo la Statale 38 dello Stelvio, saranno pronte solo a ridosso dell’inizio delle gare, così come il ponte Manzoni a Lecco e la Galleria Monte Piazzo. Alcune opere, come la variante di Edolo sulla SS42, verranno completate solo dopo la conclusione delle Olimpiadi. Tuttavia, non si registrano problemi sugli impianti sportivi: a Livigno, ad esempio, è già pronta la pista destinata alle esibizioni di freestyle.

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