Calcionews24
·23 de janeiro de 2025
Calcionews24
·23 de janeiro de 2025
Riccardo Vialli, nipote di Gianluca, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dei suoi ricordi legati alla Sampdoria.
RICORDI – «All’inizio, Gianluca era una videocassetta che tenevamo in casa. Un nastro con le sue rovesciate che vedevo e rivedevo nel tentativo di ripeterle in giardino, ma alla fine erano solo lividi… Poi un esempio di come bisogna stare al mondo, con dignità e coraggio nelle difficoltà. E, infine, un rimpianto, perché avrei voluto passare più tempo con lui, viverlo da vicino. Invece, ho dovuto “riscoprire” Luca da quando non c’è e mettere insieme un bagaglio di ricordi tutto mio».
RAPPORTI – «Sono del 1995, di fatto non l’ho mai vissuto come calciatore, ma solo come uno di famiglia. Gli altri avevano lo zio Mario, io lo zio Luca, che viveva a Londra ed era famoso. Quando tornava a trovarci a Cremona, era festa per noi nipoti, ma sempre in una dimensione intima che il lutto non ha cancellato».
EUROPEO – «EURO 2021? Ero seduto in lacrime mentre vedevo Luca e Roberto Mancini abbracciarsi: in quel momento il destino li risarciva, e qui parlo da doriano, ma non c’è immagine che possa rappresentare più il senso d’amicizia tra due persone che si vogliono bene. So che è stato molto faticoso per lui, ma ne è valsa la pena.»
PRESIDENTE DELLA SAMP – «Avrebbe voluto tantissimo diventare il presidente della Samp, ci è andato vicino e sarebbe stato un bene per il club. Sono sicuro che, se ci fosse riuscito, sull’onda positiva dell’Europeo, avrebbe ricevuto la spinta necessaria per vivere di più.»