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·18 de dezembro de 2024

Roma Sampdoria: tre cose che non hai notato

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Tre curiosità sulla sfida tra Roma Sampdoria, partita valida per gli ottavi di Coppa Italia 2024/2025

Gara in assoluta discesa per la Roma, che si guadagna il Milan per i quarti di finale di Coppa Italia grazie a un 4-1 sulla Sampdoria. Il punteggio avrebbe anche potuto essere più ampio, ma quel che più conta per Ranieri è che la squadra sia andata al riposo già avanti di 3 gol, risparmiando energie mentali che torneranno utili per il prossimo impegno di campionato. Ecco tre episodi della sfida.

  • Vengo anch’io. Avete presente la nota canzone di Jannacci? Allo zoo comunale – traducendo: alla goleada – ci vuole partecipare pure Zalewski, che a 3-0 appena fatto si propone in area di rigore e da posizione molto defilata, o per meglio dire impossibile, spara un tiro forte all’indirizzo di Vismara. Il portiere della Samp respinge in area, dove peraltro latitano le presenze e, comunque, la palla non sarebbe mai finita alle sue spalle. Ma in quel momento, dopo la doppietta facile facile di Dovbyk e il 3-0 di Baldanzi alle prese con una difesa che arretra senza opporre resistenza, era lecito aspettarsi di tutto. Anche che si potesse segnare da posizioni dove non si può.
  • Dybala? No, grazie. In questi giorni non si è fatto altro che dibattere della Joya, non più tanto felice di restare nella Capitale (ma poi, non è ancora detto). Il giorno di Como-Roma il quotidiano sportivo della città ha messo l’argentino in prima pagina come se i destini della squadra dipendessero dal suo genio e inve e no, la realtà lo ha visto latitare in partita e stasera non scendere in campo. Mentre si parla di Galatasaray, Baldanzi ha fatto di tutto per muoversi come e soprattutto più di lui. Unico errore, dopo il bel gol fatto, il pallone troppo lungo dato ad Angelino sull’altro versante: vederlo lo ha visto, cercato pure, ma non lo ha trovato.
  • Sussurri e grida. Splendidi scambi prima stretti e poi con imbucata in profondità al decimo della ripresa di una Roma che palleggia davvero bene, Celik riceve palla, avanza ma si fa rimontare da Akinsanmiro e l’Olimpico mormora. Mostrando che oltre a qualche episodio negativo rimasto nella memoria collettiva, probabilmente non sopporta più la sua corsa elegante, troppo a testa alta da finire per risultare distratta.
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