PianetaSerieB
·26 de janeiro de 2025
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Il Cosenza cade anche nel delicatissimo scontro salvezza andato in scena ieri al Marulla contro il Cittadella, precipitando sempre di più all’ultimo posto in classifica e alimentando i malumori di un ambiente quanto mai depresso e sconfortato dalla bruttissima piega che la stagione ha oramai da diversi mesi ha assunto.
Il pesantissimo 0-1 incassato al cospetto dei veneti rappresenta il decimo match di fila in cui i bruzi non riescono a raccogliere i tre punti in campionato: l’ultimo successo è oramai datato 9 novembre 2024, quando i Lupi riuscirono a sbancare con grande carattere e resilienza in extremis il Rigamonti di Brescia dopo essersi inizialmente fatti recuperare due reti di vantaggio dalle Rondinelle. Da allora, però, solamente 4 punti raccolti e un ultimo posto che, considerato anche il freschissimo rigetto del ricorso per la restituzione – quantomeno parziale – dei 4 punti di penalizzazione, appare sempre più complicato da abbandonare.
La feroce contestazione portata avanti dai supporters rossoblù da oramai diversi anni nei confronti di Eugenio Guarascio ha toccato probabilmente nelle ultime ore il punto più profondo della propria storia recente. Dopo i fischi alla squadra all’intervallo, nella fase finale della gara gli esponenti del tifo organizzato calabrese si sono infatti momentaneamente allontanati dalla Curva, dirigendosi in massa nei pressi della Tribuna dove era seduto il patron. Tensione altissima, che ha portato l’imprenditore nativo di Parenti ad abbandonare in anticipo lo stadio, peraltro scortato. Ma non è tutto.
Un altro sostenitore dei padroni di casa ha infatti effettuato un’invasione sul terreno di gioco dell’impianto cosentino, dirigendosi proprio verso il posto occupato dal numero uno del club di Via degli Stadi e applaudendo in modo palesemente ironico all’indirizzo del medesimo. Poi, lo stesso, si è diretto verso Tommaso Fumagalli, rivolgendogli frasi non meglio specificate ma che, presumiamo, non siano di certo state dei complimenti all’attaccante diretto verso Mantova.
Il confronto con i granata rappresentava un vitale crocevia non solo per la complicatissima stagione del Cosenza, ma anche per la panchina di Massimiliano Alvini. Detto che sul campo il trainer di Fucecchio ha fin qui raccolto nei fatti 22 punti che proietterebbero i suoi ragazzi – al netto della penalità – quantomeno in zona playout, peraltro con una rosa decisamente bisognosa di urgenti rinforzi, a far storcere il naso sarebbero però state anche alcune sue scelte dal punto di vista tecnico-tattico.
Nel post-gara il club ha inevitabilmente deciso di dar seguito al silenzio stampa, mentre il ds Gennaro Delvecchio è stato visto intravisto impegnato in una lunga telefonata, poco distante dagli spogliatoi. Valutazioni quindi in corso sul futuro dell’ex allenatore di Reggiana, Cremonese e Spezia: la scorsa settimana il nome caldo era stato quello di Paolo Bianco, il cui staff era stato pizzicato allo Zini in occasione del match contro la Cremonese.
Sull’ex Modena sembrerebbe esserci però ora anche il Frosinone: la certezza, in caso di ribaltone, è che per qualunque allenatore sarebbe comunque un’impresa quasi titanica riuscire a condurre i Lupi verso la salvezza con queste premesse tecniche e ambientali.