Tommaso Turci: «Stagione del Milan insufficiente anche con la vittoria della Coppa Italia, i rossoneri non possono mancare l’Europa. Allenatore e DS? Ecco le figure che servirebbero» – ESCLUSIVA | OneFootball

Tommaso Turci: «Stagione del Milan insufficiente anche con la vittoria della Coppa Italia, i rossoneri non possono mancare l’Europa. Allenatore e DS? Ecco le figure che servirebbero» – ESCLUSIVA | OneFootball

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Milannews24

·11 de abril de 2025

Tommaso Turci: «Stagione del Milan insufficiente anche con la vittoria della Coppa Italia, i rossoneri non possono mancare l’Europa. Allenatore e DS? Ecco le figure che servirebbero» – ESCLUSIVA

Imagem do artigo:Tommaso Turci: «Stagione del Milan insufficiente anche con la vittoria della Coppa Italia, i rossoneri non possono mancare l’Europa. Allenatore e DS? Ecco le figure che servirebbero» – ESCLUSIVA

Tommaso Turci ha rilasciato un’intervista in esclusiva a MilanNews24. Tanti gli argomenti trattati dal giornalista di DAZN

Tommaso Turci, giornalista di DAZN, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a MilanNews24. Tra il nuovo direttore sportivo, la Coppa Italia e le ultime sette giornate di Serie A: tanti gli argomenti trattati.

Il Milan è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo: Tare, D’Amico, Manna, Sartori tanti nomi sono stati fatti. Su chi punteresti?


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«Io credo che debba essere una figura che sappia fare tante cose all’interno della società. Un veicolo tra staff, squadra e parti alte della società. Una figura che deve avere facoltà di scegliere e che deve avere carta bianca. Deve essere poi una figura che va a decidere il prossimo allenatore, in modo che ci sia sinergia tra le parti. Prenderei un uomo di esperienza, non solo in ambito di Serie A, ma che sia uomo di campo. Il Milan in questa stagione ha capito che in quel ruolo non si può assolutamente sbagliare».

Il destino di Conceiçao sembra segnato, chi prenderesti al suo posto?

«Serve un allenatore che riesca a far rendere questo parco giocatori che a mio avviso è molto importante. Il Milan è una squadra emotiva, serve un allenatore che si faccia rispettare. Credo che un allenatore italiano che conosce bene il nostro campionato possa essere la scelta giusta. Però va scelto prima il direttore sportivo, deve essere lui ad indicare il nuovo allenatore. Anche in questo caso non andrei su un profilo giovane».

Come giudicheresti la stagione del Milan qualora dovesse arrivare la vittoria della Coppa Italia? Quindi chiudersi con due trofei, ma senza Champions League

«La stagione anche con la vittoria della Coppa Italia non sarà mai soddisfacente, né per tifosi né per la società. Perché sappiamo anche dal punto di vista economico quanto ti porta la super Champions League. Vincere la Coppa ti porterebbe comunque a fare l’Europa League, che non è detto possa arrivare tramite il campionato. Il Milan a mio avviso non può permettersi di restare fuori dalla coppe. Poi sappiamo tutti che LA partita è il derby di fine mese. Però, anche con due trofei, la stagione non sarebbe del tutto soddisfacente».

Una domanda in generale sulla Serie A: chi è favorito per lo Scudetto e chi per il quarto posto?

«Il calendario ci fa dire che il Napoli è leggermente favorito, non solo per il calendario in sé ma anche per gli impegni che avrà l’Inter. Considerando una eventuale semifinale di Champions League e i vari scontri diretti con Bologna, Roma e Lazio. Il Napoli ha qualcosa in più sul calendario, ma la rosa dell’Inter è più forte. Il fatto che l’Inter abbia ancora tutte le competizioni ad aprile ti fa pensare che qualche punto possano perderlo. Sul discorso Champions credo che la Juve abbia un qualcosa in più considerando calendario, competizioni e il trend che ha intrapreso con l’arrivo di Tudor. Mi piace il Bologna che se la può giocare a netto di un calendario complesso. Il derby di Roma è uno snodo per capire chi delle due se la giocherà fino alla fine. La grande delusione di quest’anno è non avere al 99% il quinto posto per la Champions».

Per chiudere, sulla Nazionale, come vedi l’Italia di Spalletti in ottica qualificazione al prossimo Mondiale?

«Ci giochiamo già tutto i primi di giugno in Norvegia. In un momento che sarà a cavallo tra campionato e Mondiale per Club. Questa partita nel momento in cui si gioca non ci aiuta, bisogna capire come arriveranno i giocatori più importanti della nostra Nazionale. Spalletti deve essere bravo a sfruttare i calciatori che stanno meglio. Devono essere loro i trascinatori in una partita contro una squadra che resta inferiore ma sicura dei propri mezzi e con già sei punti nel girone. Assurdo che ci giocheremo tutto già alla prima partita. Diventa fondamentale fare almeno un punto».

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