🐂 Vanoli: “Bravi a tenere la barca dritta dopo l’infortunio di Zapata. Su Gineitis…” | OneFootball

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·31 de março de 2025

🐂 Vanoli: “Bravi a tenere la barca dritta dopo l’infortunio di Zapata. Su Gineitis…”

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Vanoli, tecnico del Torino, ha commentato il pari esterno contro la Lazio. Queste le sue parole, riportate da TMW:

Crede che il risultato sia giusto? “Direi di si, affrontavamo una grande squadra con giocatori forti nell’uno contro uno. Nel primo tempo c’è stato solo l’errore di Vanja, poi siamo stati bravi e compatti, forse dovevamo palleggiare meglio perché ce lo permettevano. Siamo stati bravi perché sapevamo di incontrare una Lazio ferita dai cinque gol di Bologna, dovevamo fare una grande partita di personalità e siamo stati bravi a rimanere sempre in partita. Bisogna sempre rimanere nella gara, abbiamo messo poi una formazione molto offensiva grazie alla disponibilità dei ragazzi. Ci abbiamo lavorato e questo è merito della squadra”.


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Avete dei rimpianti? “No, non ho rimpianti perché non guardo indietro. Gli errori fatti li vedo come un’occasione di crescita, dopo l’infortunio di Duvan qualcosa è successo. Siamo stati bravi a tenere la barca dritta, ho capito che bisognava cambiare qualcosa e ci siamo riusciti. Questo dipende però sempre dalla disponibilità dei giocatori, avevamo promesso che sarebbero state tutte finali e stiamo onorando un club importante”.

Crede di poter aumentare ancora il coraggio di questa squadra? “Passando da una difesa a cinque a una difesa a quattro cambiano i meccanismi, con gli innesti di gennaio stiamo diventando più fluidi anche se Casadei deve imparare a fare meglio il ruolo del centrocampista. Non ha trovato il tempo di giocata nel primo tempo, ma stiamo lavorando bene. La disponibilità di giocatori come Elmas, Karamoh e Sanabria possiamo fare anche il 4-2-4 ma ci vuole tempo”.

La squadra si è responsabilizzata dopo l’infortunio di Zapata di inizio anno? “Sono processi, la nostra strada quest’anno è stata veramente tortuosa. Siamo partiti con delle idee e abbiamo lavorato su quelle dove si sono visti dei frutti a inizio campionato. Non pensavo che la nostra squadra accusasse così tanto l’infortunio di Duvan, sia in campo quanto in spogliatoio. C’è voluto tempo, anche nelle sconfitte siamo stati bravi a rimanere vivi. Abbiamo anche giocato bene, ma non è facile senza risultati. Abbiamo dovuto aspettare Maripan, quando ci siamo ritrovati ci siamo messi a quattro e alzato il baricentro. Nella costruzione di questa squadra non c’erano quinti bravi ad attaccare la linea come Bellanova o delle mezzali che sanno inserirsi, questa è una squadra di palleggio anche se a me piace più una squadra che attacca gli spazi. Nel periodo più difficili il ragazzo che ci ha dato tanto è stato Karamoh perché è l’unico che sa attaccare la profondità, ci ha dato tanto”.

Quanto può essere importante per voi un giocatore come Gineitis? “L’ho detto fin dal primo giorno, la cura di chi gioca meno per me è fondamentale. So che mi guardano storto perché vogliono giocare, ma devono guardare chi in questa squadra fa la differenza e in questo periodo chi fa la differenza è chi entra. Cinque minuti possono bastare per cambiare una stagione, è successo a Karamoh e sta succedendo a Gineitis. Un allenatore deve far crescere individualmente il giocatore, ora Gineitis sta bene. Sono convinto che anche Casadei ha avuto un exploit tutto d’un colpo segnando e andando in nazionale, ma non giocava da sei mesi e piano piano si ritroverà. È un piacere per un allenatore avere una squadra con giocatori che si giocano il posto tutte le settimane”.

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