Zanetti: "A Milano per reagire con grinta, decisione e credendoci" / VIDEO | OneFootball

Zanetti: "A Milano per reagire con grinta, decisione e credendoci" / VIDEO | OneFootball

Icon: Hellas Verona FC

Hellas Verona FC

·14 de fevereiro de 2025

Zanetti: "A Milano per reagire con grinta, decisione e credendoci" / VIDEO

Imagem do artigo:Zanetti: "A Milano per reagire con grinta, decisione e credendoci" / VIDEO

Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi alla vigilia di Milan-Hellas Verona, match valido per la 25a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, sabato 15 febbraio alle ore 20.45, allo stadio 'Meazza'.

Mister, che Verona vedremo a Milano?Sicuramente cambierà qualcosa nella formazione, ci sono diversi giocatori che si candidano per partire dal primo minuto. Dobbiamo reagire a quello che è successo, perché noi per primi non siamo contenti. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare ora, senza perdere di vista il nostro obiettivo”.


Vídeos OneFootball


Avete già dimostrato di saper reagire a partite molto negative, che punti è andato a toccare nella squadra questa settimana? “Dobbiamo reagire e lo sappiamo fare. Per caratteristiche, ogni tanto ci ritroviamo in situazioni di cui ci vergogniamo, ma d’altra parte a volte ci emozioniamo per le cose positive che riusciamo a fare. Questa settimana i primi due giorni sono stati difficili, ma poi abbiamo fatto un lavoro insieme per tornare alla realtà e pensare al futuro, perché siamo in una posizione che ci permette di lottare per il nostro obiettivo, e questo è solo grazie a noi. Abbiamo avuto una situazione difficile, senza giocatori importanti e a pochi giorni dalla chiusura del mercato, contro un avversario molto forte. Ora non dobbiamo perdere la fiducia in noi stessi e pensare alla prossima partita difficile, che è ciò che conta di più”.

Vuole vedere una reazione dell’anima della squadra oltre che tecnica?Serve una reazione sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico e caratteriale. Bisogna essere squadra a 360 gradi, al di là dell’ultima prestazione. Bisogna farlo sempre, perché la difficoltà del campionato ce lo impone. Queste partite da giocare sono anche belle, oltre che difficili, rappresentano la parte affascinante di essere in Serie A. Non dobbiamo avere paura di quello che è successo e dobbiamo fare tutto perché non risucceda".

Quanto è importante il ritorno di Duda? Mentre Valentini può giocare dall’inizio?Valentini si candida per un posto. Mi è piaciuto quando è entrato con tanto carattere e voglia. Duda è uno di quei 4 o 5 giocatori determinanti per noi, e in certi momenti, senza alcuni giocatori, non riusciamo a resistere ai momenti di difficoltà. Questo non significa che deve essere tutto sulle sue spalle, perché anche i più giovani possono sbagliare, ma devono anche crescere. La mancanza di questi giocatori non può essere un alibi. Tutti devono crescere dal punto di vista caratteriale".

La situazione di difficoltà numerica può essere un’opportunità per altri giocatori, anche più giovani, di incidere di più?Ragazzi come Lambourde, Ajayi e Cisse hanno già avuto qualche minuto in più e altri ne avranno. Ma d’altra parte, secondo me, ci deve essere un tipo di contorno per lanciare alcuni giovani. In questo tipo di partita, l’esperienza è importante e determinante. In questo momento bisogna stare attenti a non bruciare certi giocatori giovani importanti. Siamo in un momento di difficoltà anche per il calendario e gli avversari, e l’esperienza conta e ha il suo perso. È normale che un giocatore giovane come Cisse possa fare la differenza, ed ha tutta la mia stima, ma inserirlo dentro una squadra già giovane può essere una scelta troppo rischiosa".

Un Milan molto diverso da quello visto poco tempo fa al ‘Bentegodi’, che squadra si aspetta di incontrare?Sarà una partita difficilissima, probabilmente di più dell’andata. Perché è una squadra con un coefficiente tecnico impressionante, con super campioni. Non dobbiamo concentrarci troppo sulla forza del Milan, ma su quello che possiamo e dobbiamo fare meglio noi. Con la voglia di fare dei punti in una partita difficile, ma del resto siamo in Serie A e certi avversari bisogna incontrarli in maniera decisa, grintosa e credendoci, non con paura e timore. Dobbiamo crederci di più, perché queste partite sono le più belle da giocare, è stupendo andare a giocare in certi stadi. Quest’anno forse si è creata una psicosi contro le grandi squadre e questo, secondo me, è il grande errore che i ragazzi non riescono a gestire dentro la gara stessa. Questo fatto non è successo sempre, basti pensare alle partite contro squadre come Milan, Napoli e Roma, quindi vuol dire che lo sappiamo fare anche contro squadre più forti di noi".

Nella partita contro l’Atalanta si poteva fare qualcosa di diverso a livello tattico?Con il senno di poi si può sempre fare tutto, ma parlare dopo è sempre facile. Noi volevamo dare un segnale di coraggio alla squadra, l’approccio è stato buono. Abbiamo fatto delle scelte, probabilmente sbagliando, anche se i primi 20 minuti hanno detto che potevamo giocarcela, ma poi non si possono prendere 4 gol in 20 minuti. È l’abbassamento dell’agonismo, dato dalla paura, più che un discorso tattico, la motivazione della nostra brutta prestazione".

Il Verona nelle ultime 10 partite è la squadra che ha fatto più punti, 11 insieme al Lecce, rispetto a chi è in lotta per la salvezza. Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno?Io lo guardo il bicchiere mezzo pieno, ma poi è normale che certe prestazioni ci mettano in difficoltà. Noi dobbiamo avere equilibrio anche nella difficoltà, non perdere l’autostima, perché, dopo un momento difficile, nelle ultime 10 partite abbiamo fatto più di un punto a partita e la squadra c’è e c’è stata. Domenica, invece, è stata una giornata estremamente negativa. Non perdiamo di vista l’obiettivo, perché noi ci crediamo e io credo nei miei giocatori, che a volte mi emozionano e a volte mi fanno diventare matto, ma questa squadra sa reagire e sa fare 7 vittorie, ed è in piena lotta per raggiungere l’obiettivo. Guardiamo avanti con la giusta rabbia, anche perché siamo in debito con i nostri tifosi e dobbiamo ridare indietro tutto sul campo".

Per lei mister sarà la 100a panchina in Serie A, cosa vuol dire? “Vuol dire sicuramente ritornare indietro nel tempo e ricordarmi da dove sono partito per arrivare qui. Io sono partito dal basso e con il lavoro sono arrivato in una piazza meravigliosa, che è quella dei miei sogni. Detto ciò, a me oggi interessa solo la salvezza dell’Hellas, nient’altro".

Giocatori come Faraoni e Lazovic possono essere utili in questa seconda parte di campionato?Assolutamente. È stato un problema solamente fisico il loro: Lazovic ha avuto un principio di pubalgia ed è rientrato ieri, mentre Faraoni ha avuto un piccolo problema muscolare da 15 giorni. Solo quello è stato il problema, daranno il loro contributo come è stato in passato".

Si rivede nel carattere di Conceição? Mentre qual è il punto sull’infermeria?Tengstedt e Serdar sono fuori ancora 2 o 3 partite, anche se speriamo rientrino prima. Tengstedt dovrebbe farcela prima di Serdar. Livramento è tornato a disposizione giovedì ed sarà della partita, utile a gara in corso. Per quanto riguarda la domanda che mi fai su Conceição, ognuno ha il suo carattere e quindi non saprei rispondere, ma ogni allenatore ci tiene molto perché siamo tutti in prima linea a combattere".

Saiba mais sobre o veículo