PianetaChampions
·06 de março de 2025
❗ Zaniolo: “Ecco perché sono andato via dall’Atalanta. Vogliamo vincere la Conference”

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·06 de março de 2025
Nicolò Zaniolo ha parlato a DAZN toccando molti punti. Di seguito le sue parole.
“Negli ultimi anni ho girato parecchie squadre: sono andato in Turchia al Galatasaray, in Premier League all’Aston Villa… È stata un’esperienza molto formativa per me perché comunque mi sono levato di casa e quindi sono molto contento di averla fatta”.
Ora invece è tornato a Firenze. “Sono molto felice qui perché comunque ritorno dove sono cresciuto e dove tutto è iniziato, spero di fare belle e grandi cose. È stato come tornare a casa, ho rivisto persone che mi hanno fatto crescere, che mi hanno preso quando ero un bambino e ho ritrovato qua quando sto maturando. Sono rimasto molto impressionato da tutto quello che c’è intorno alla Fiorentina e dalle persone che ci lavorano dentro”.
All’Atalanta però qualcosa non è andato per il verso giusto. “Abbiamo fatto grandi partite, soprattutto in Champions, ma anche in campionato stavamo facendo molto bene, però un giocatore vuole giocare, vuole essere al 100% all’interno di un progetto e quindi ho preferito cambiare. All’Atalanta la squadra vinceva sempre e c’era anche poco spazio per me, ho deciso di venire a Firenze per rimettermi in gioco”.
Qual è il suo ruolo preferito? “Posso farne tanti a centrocampo e in attacco, soprattutto nei 3-4 giocatori offensivi. Nasco da mezzala, destra e sinistra, all’inizio della mia carriera. Poi sono stato spostato sulla fascia destra e mi sono trovato molto bene, quello è il mio ruolo principale, ma dove il mister sceglie io gioco perché è un gioco di squadra e di collettivo. Posso fare tutti i ruoli in attacco, ma preferisco quello a destra”.
Da falso nueve come si trova? “Posso ricoprirlo, ma ho bisogno di tempo, come in tutte le cose, per imparare tutti i movimenti molto bene perché l’attaccante è un ruolo molto complesso. Se c’è la possibilità io sono disponibile al massimo”.
Qual è il suo gol preferito? “Sicuramente il primo in Serie A con la Roma contro il Sassuolo, che ho fatto il pallonetto ed è stato bellissimo”.
E l’assist? “I più belli sono i due che ho fatto con la Roma quando abbiamo pareggiato 3-3 contro l’Atalanta, uno a Dzeko e uno a El Shaarawy, sono stati molto belli”.
Qual è il suo rapporto con gli infortuni? “Fanno parte soprattutto del calcio e della nostra professione. Quando giochi tante partite ravvicinate c’è un rischio alto. Io li ho avuti in un momento nel quale stavo facendo molto bene. Il primo è stato preso come una sfida perché volevo ritornare più forte di prima, mentre il secondo è stato una bella batosta, anche perché è arrivato un mese dopo il rientro dal primo. Non ti nego che la prima settimana non volevo neanche operarmi, non sapevo neanche cosa fare, poi dopo con l’aiuto dei miei genitori e della mia famiglia sono riuscito ad andare avanti”.
Come si trova con Palladino? “Molto bene. È un bravissimo allenatore e una bravissima persona. I risultati non stanno venendo, ma il bello del calcio è che ogni domenica c’è la possibilità di riscattarsi. La Fiorentina sta facendo un grande campionato, ora siamo in un momento di flessione, ma ogni domenica possiamo rilanciarsi. Le qualità di questo gruppo sono indiscutibili”.
Qual è il suo obiettivo personale? “Soprattutto aiutare la squadra, lo staff, il mister e tutta la Fiorentina per poter realizzare qualcosa di importante, magari alzando un trofeo come la Conference, che è comunque sempre una coppa europea ed è molto difficile arrivare in fondo. Quando la si vince porta tanto prestigio, tanta felicità e tanto entusiasmo per costruire una cosa per l’anno prossimo. La Fiorentina ci è andata molto vicino negli ultimi 2 anni, speriamo che quest’anno sia la volta buona”.
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