Edy Reja: «Inter favorita per lo scudetto, dietro Atalanta e Napoli. Il calcio di Gasperini è sintetizzabile così. E ha un giocatore che non può mai essere sostituito…» | OneFootball

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·14. Dezember 2024

Edy Reja: «Inter favorita per lo scudetto, dietro Atalanta e Napoli. Il calcio di Gasperini è sintetizzabile così. E ha un giocatore che non può mai essere sostituito…»

Artikelbild:Edy Reja: «Inter favorita per lo scudetto, dietro Atalanta e Napoli. Il calcio di Gasperini è sintetizzabile così. E ha un giocatore che non può mai essere sostituito…»

Edy Reja: «Inter favorita per lo scudetto, dietro Atalanta e Napoli. Il calcio di Gasperini è sintetizzabile così». Le dichiarazioni

CagliariAtalanta oggi è un bel test per vedere se la settimana in testa alla classifica ai bergamaschi ha provocato senso di vertigine (con la sconfitta in casa con il Real Madrid in Champions League in una bellissima prova) o rappresenta il trampolino di lancio per il resto del campionato. Prova a fare un’analisi su La Gazzetta dello Sport Edy Reja, mister che ha guidato in passato entrambe le squadre.

IL CALCIO DI GASPERINI – «Sarebbe riduttivo parlare di pressing alto e uomo contro uomo. Lui va sempre in verticale e cambia sistema di gioco da una partita all’altra restando sempre su ritmi intensissimi».PUO’ GIOCARSI LO SCUDETTO – «Certo, la rosa è adeguata, ci sono due elementi per ogni ruolo. Secondo me l’Inter resta la più attrezzata, poi metto Atalanta e Napoli. Ci vuole calma nei giudizi perché il campionato è molto equilibrato. Prendete la Lazio: non sta giocando bene? Non meriterebbe anche lei? Ma lo scudetto si deciderà tra febbraio e marzo. Sarà quello il momento cruciale».LA SVOLTA DELL’ATALANTA«La vittoria dell’Europa League sicuramente. Ha portato maggiore consapevolezza a tutti. E poi sto vedendo un Gasperini più equilibrato nella gestione della fase difensiva».I MIGLIORI – «Dico Ederson, eccezionale, e Lookman per quello che fa con la palla tra i piedi. Ma sono legato sentimentalmente a Djimsiti, che ho avuto sia a Bergamo sia con l’Albania, Toloi e De Roon. Anche io non toglievo mai Marten come Gian Piero… Avere uomini come loro è una fortuna per gli allenatori: sono ragazzi seri, applicati e lavoratori. L’Atalanta mi piace perché è una squadra che resta umile pur dopo aver vinto un’Europa League e pur trovandosi in testa alla classifica. É la filosofia anche della proprietà».

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