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·1. Februar 2025

Morte Astori, certificato falso: chiesta la condanna dei tre medici

Artikelbild:Morte Astori, certificato falso: chiesta la condanna dei tre medici

Fra poco più di un mese, il 4 marzo prossimo, ci sarà il settimo anniversario della morte di Davide Astori, il difensore della Fiorentina deceduto improvvisamente mentre si trovava in ritiro prima di una partita a Udinese. Intanto i processi per far luce sulla sua scomparsa continuano.

In merito, la Procura di Firenze ha chiesto la condanna dei tre medici indagati nel processo bis per la falsificazione di un certificato medico. Il sostituto procuratore Antonino Nastasi ha avanzato la richiesta per 3 anni e 6 mesi di reclusione per l’ex direttore sanitario di medicina dello sport dell’ospedale fiorentino di Careggi, Giorgio Galanti, 3 anni per il medico dello sport Loira Toncelli e 1 anno e 4 mesi per il successore di Galanti, Pietro Amedeo Modesti.


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L’accusa vede i tre medici imputati per un certificato depositato nel primo procedimento – istruito per omicidio colposo – relativo a un esame per osservare le risposte del muscolo cardiaco svolto il 10 luglio 2017 a Firenze durante la visita per l’idoneità agonistica: il referto, in particolare, sarebbe stato fabbricato in data «anteriore o prossima al 10 aprile del 2019», costituendo quindi un falso.

«Quell’esame, lo strain – ha sostenuto il pubblico ministero – non era presente nella cartella clinica di Astori alla data della sua morte, ma fu inserito un anno dopo, retrodatato al luglio 2017. Galanti chiese quel documento falsificato per passarlo ai suoi difensori nella speranza di attenuare la sua colpa nel procedimento per la morte di Astori per cui fu in seguito condannato a un anno di reclusione». Alla prossima udienza del 31 marzo parleranno i difensori degli imputati e poi potrebbe arrivare la sentenza.

Per una singolare coincidenza, l’udienza in Cassazione del processo principale è stata fissata il 4 marzo, proprio il giorno in cui Astori morì. Galanti, assistito dall’avvocato Sigfdrido Fenyes, è stato condannato per omicidio colposo per non aver valutato in modo corretto alcune anomalie emerse durante la prova da sforzo: un dato che per i giudici avrebbe dovuto imporre altri accertamenti specialistici per individuare il male cardiaco che affliggeva il calciatore.

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