Inter-News.it
·27 December 2024
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Yann Bisseck ha proseguito l’intervista ai canali ufficiali della Serie A descrivendo il suo modo di giocare con Simone Inzaghi. Un accenno anche alla vita di Milano e agli obiettivi personali.
ALLENATORE – Yann Bisseck ha raccontato il suo rapporto con l’allenatore dell’Inter e non solo: «Il tuo modo di giocare con Inzaghi? È sicuramente diverso, ma già ai tempi della Danimarca avevo molta libertà. Ho giocato a sinistra in un trio difensivo, quindi ci sono abituato. Abbniamo grandi responsabilità nella fase difensiva, nella costruzione, nella pressione aggressiva con la linea alta. Abbiamo molto a cui pensare, facciamo muovere l’intera squadra ma penso che sia bello. L’allenatore si fida di noi, siamo liberi di muoverci e sappiamo quando possiamo dribblare, entrare in area o provare a segnare. Come giocatore è molto divertente. Con Inzaghi parlo molto, lui sa quando sono in campo che non c’è calo di qualità. Sono molto contento del nostro rapporto. Il ricordo più bello dello Scudetto? Se devo essere altruista probabilmente la vittoria contro il Milan anche se non ho giocato. Se devo essere sincero no, perchè non la ricordo per l’emozione. Quando l’arbitro ha fischiato è esploso lo stadio, è stato incredibile. Il significato della seconda stella è indescrivibile, non lo dimenticherò mai»
OBIETTIVI – Bisseck ha continuato: «Il tuo soprannome ‘Bisteccone‘? Non so come ancora sia successo, ho visto sui social media il soprannome. Ero confuso, non parlavo italiano ma lo dicono anche i familiari. Un po’ troppo, la famiglia segue da vicino la mia carriera, anche gli amici, quindi mi chiamano così. Poteva andare peggio dai. Come procede la vita a Milano? Bello vivere qui, soprattutto quando hai vissuto in città piccole prime. Ci sono cose nuove da fare, mi piace davvero tanto. I prezzi degli affitti potrebbero essere più bassi, ma tutto il resto è bello. Quale è il tuo obiettivo? Vogliamo vincere tutto, ripeterci in campionato. Abbiamo la forza per farlo, per me personalmente l’obiettivo è giocare il più possibile. Già sto giocando di più, il triplo rispetto allo scorso anno. Devo rimanere costante, devo essere un difensore su cui tutti possono contare. Voglio anche la chiamata dalla Germania, penso di essere sulla buona strada»