gonfialarete.com
·13 November 2024
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L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha fatto il punto sul possibile calciomercato del Napoli, in vista della finestra invernale.
Programmare il futuro, per rimanere sempre al top. Dovrebbe essere qualcosa di automatico, ma non sempre va così. Dopo l’ultimo mercato scintillante, che ha posto le basi per la rivoluzione contiana, il Napoli è già in moto per cercare gli elementi che dovranno rifinire il lavoro di pochi mesi fa. E allora il ds Giovanni Manna e gli uomini dello scouting azzurro sono da mesi operativi, soprattutto in giro per l’Europa. Si cercano rinforzi di qualità per la prossima estate, perché in caso di ritorno in Champions – obiettivo dichiarato del club per la stagione – Conte avrà bisogno di alternative all’altezza dei titolari in ogni reparto, come ormai è da consuetudine per i top club impegnati sul doppio fronte. A gennaio, invece, non sono previste grandi operazioni, ma c’è la necessità di trovare un titolare alternativo alla coppia dei centrali Rrahmani-Buongiorno. Serve un giocatore di esperienza e personalità, pronto subito. Ma prima il Napoli dovrà trovare una sistemazione per Juan Jesus: questione di lista.
Dall’inizio della stagione, alcuni emissari del Napoli sono stati visti diverse volte ad Amsterdam per visionare da vicino Kenneth Taylor, talento olandese classe 2002. È lui uno dei profili in cima alla lista della spesa futura del club di Aurelio De Laurentiis: giovane, con ingaggio nei parametri e costo del cartellino equilibrato al valore del giocatore. L’Ajax – che lo ha formato nel suo straordinario vivaio – lo valuta venti milioni. Taylor ha conquistato gli osservatori del Napoli e le recensioni sono state tutte positive. Adesso è concentrato sul presente, ma è chiaro che non è rimasto indifferente all’interesse del Napoli: la Serie A resta una meta ambita per tanti giocatori olandesi.
Taylor è un centrocampista di corsa, fantasia e grande intelligenza tattica. Il sistema-Ajax elaborato da Francesco Farioli prevede che le mezzeali giochino molto nei mezzi spazi, quasi da trequartisti, ruolo che esalta le caratteristiche di Kenneth: parte quasi sempre a sinistra, partecipa alla costruzione ma soprattutto allunga le difese avversarie con corse profonde verso l’area. Nei sedici metri, e in generale in tutto l’ultimo terzo di campo, ha la lucidità per l’ultima giocata: che può essere la conclusione in porta – ha già segnato in tre delle quattro partite di Europa League, più un altro gol nel playoff con lo Jagiellonia e quello di apertura nel successo in casa del Feyenoord – o l’assist, e nell’ultimo match col Twente ne ha piazzati due. Come? Con il marchio di fabbrica: taglio profondo sul centro sinistra e cross basso radente e preciso verso il secondo palo. Farioli ama le rotazioni, per tenere tutta la rosa in condizione e motivata, ma a Taylor non rinuncia: in 21 partite, è stato titolare 17 volte (e sempre tra gli undici iniziali in Europa). Giocatore pronto, prontissimo anche al salto in Italia. Il Napoli si è già mosso e si è messo in prima fila, ma aspetterà la primavera per affondare eventualmente il colpo.
Carlo Gioia
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