Abodi: «Valuteremo soluzioni per fare giocare Bove in Italia» | OneFootball

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Calcio e Finanza

·14 febbraio 2025

Abodi: «Valuteremo soluzioni per fare giocare Bove in Italia»

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«Le trasformazioni delle regole del calcio non le decidiamo nei singoli Paesi, ma sono oggetto di valutazioni dell’International Board. Il gioco del calcio, come sapete, ha regole che valgono nei campi di ogni piccolo centro e di ogni piccola grande nazione».

Così, il ministro dello Sport Andrea Abodi, oggi a Sanremo, è intervenuto sulle polemiche arbitrali. Se da più parti si auspica una revisione del VAR, il sistema di assistenza arbitrale basato sull’utilizzo di video, dall’altra è un discorso che non tocca direttamente l’Italia. «Tutto quello che potrà essere proposto verrà valutato dall’International Board. Credo che l’obiettivo sia quello di rendere lo strumento tecnologico sempre più al servizio di una ragionevole oggettività, che possa essere non soltanto interpretata in campo, ma compresa dagli spettatori», ha aggiunto.


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Il Ministro  dello Sport ha parlato anche del centrocampista Edoardo Bove e della possibilità di rivederlo in campo dopo il malore di cui è rimasto vittima nella sfida Fiorentina-Inter lo scorso dicembre. «Sicuramente avremo modo di parlare con chi di dovere per rivedere i protocolli medico sanitari in Italia, per capire se ci sono soluzioni per poter fare tornare a giocare chi ha avuto un problema come Edoardo Bove. Come accade in Inghilterra. In questo caso è giusto ascoltare il giudizio di esperti. Incontrerò Edoardo nei prossimi giorni per avere chiara la sua situazione. Sono molto contento che partecipi a Sanremo, è una testimonianza di attenzione sul tema della salute».

In chiusura, una battuta sulla presidenza del Coni: «Malagò finisce con il terzo mandato. Non c’è rinnovo, perché la legge non lo prevede». Malagò si era reso disponibile a proseguire nel proprio ruolo soprattutto in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Abodi è stato chiaro sul fatto che le normativa attuale non prevede la possibilità per il presidente Coni di ricandidarsi per il quarto mandato consecutivo.

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