Inter News 24
·24 dicembre 2024
Inter News 24
·24 dicembre 2024
Intervenuto nel corso della scorsa puntata di Viva El Futbol su Twitch, Lele Adani ha detto la sua in merito alle dichiarazioni pesanti rilasciate da Gerry Cardinale: il proprietario del Milan aveva tirato in ballo l’Inter di Zhang prendendola come gestione non virtuosa e modello da non seguire per ottenere i successi.
PREMESSA – «Innanzitutto se tu vuoi parlare di finanza legata allo sport, non parli dell’altra squadra della città. Mentre tu parli e citi l’Inter nella stessa frase, loro ti possono dire che vincono gli scudetti, cinque coppe, fanno la finale di Champions League, prendono parametri zero e giocatori che magari non hanno tanto valore e te li mette a giocare. L’Inter ti prende e ti paga le prestazioni ottenendo, a seconda anche dell’età, le migliori prestazioni appunto: Darmian e Acerbi sono questo».
LA VISIONE IMPRENDITORIALE – «C’è una visione o una chiamata imprenditoriale, ma non può esserci visione sportiva se vai a chiamare in causa l’altra squadra che fa questo vincendo. Se tu sei lucido, in una visione imprenditoriale non devi mai mostrare frustrazione: quando tu citi l’Inter che sta vincendo facendo cose giuste, mostri frustrazione e senso di inferiorità, che è esattamente la cosa contraria che dovrebbe fare un imprenditore».
L’INTER STA FACENDO LE COSE BENE – «Il calcio è del popolo, tu nella comunicazione non puoi distaccarti così dalla realtà: addirittura citando l’Inter che sta vivendo uno dei momenti migliori. I tifosi dell’Inter, che parlano di calcio da una vita, ti dicono che come espressione calcistica non ha quasi mai giocato così bene: la storia dell’Inter è fatta di sofferenza, pazzia, situazioni che hanno portato anche grandi dolori. Invece adesso ha un’espressione e un percorso di bellezza, per chi la guarda, che ti dimostra che sta facendo le cose bene. Non citarli, parla della tua squadra e convinci i tifosi che stai facendo un lavoro nobile. A me sembra ci sia un totale distacco tra il popolo e la società che poche volte ho visto in carriera».