Calcionews24
·8 aprile 2025
Bayern Monaco Inter, Lahm: «I nerazzurri non sono favoriti, nel 2010 vinsero con due lanci lunghi, sono cresciuto con il calcio italiano, ma ora…»

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·8 aprile 2025
In una lunga intervista rilasciata al quotidiano Die Welt, Philipp Lahm, ex capitano del Bayern Monaco, ha ammesso di non aver ancora completamente superato la sconfitta contro l’Inter nel 2009-2010, quando i nerazzurri conquistarono il Triplete. Di seguito le sue parole in vista della sfida di Champions League di questa sera.
SUL TRIPLETE DELL’INTER E IL SUO IMPATTO – «Anch’io sono figlio del calcio italiano. La mia scuola si chiamava Milan. La vittoria per 4-0 contro il Barcellona nella finale di Champions League del 1994 è stata, nel mio allenamento, il punto di riferimento per vedere come una squadra attacca e difende insieme. Quindici anni fa, guidata dal maestro della difesa José Mourinho, l’Inter ha segnato due gol su lanci lunghi. Eravamo all’inizio del nostro sviluppo, tatticamente immaturi e sopraffatti come collettività».
IL CALCIO ITALIANO E IL SUO DECLINO – «So cosa lo rende forte. O meglio, dovrei dire: ciò che lo rendeva forte. Perché questo titolo di Champions League è stato finora l’ultimo. La Serie A, un tempo il campionato più prestigioso del mondo, potrebbe presto restare a mani vuote per 15 anni. Nella stagione in corso, l’Inter è l’ultima rappresentante dell’Italia e non è la favorita contro il Bayern nei quarti di finale».
PERCHÉ IL CALCIO ITALIANO HA PERDUTO SPESSORE – «In passato tutti volevano andare in Italia. Milano era la capitale mondiale del calcio. Qui in Germania è divenuta familiare una frase di Andreas Möller: ‘Milano o Madrid, l’importante è l’Italia!’ Le cause della recessione sono varie: molti club italiani non sono più nelle mani di mecenati della loro patria, ma piuttosto di investitori provenienti dagli Stati Uniti».
GLI STADI ITALIANI E IL FUTURO DEL CALCIO – «Lo si può vedere negli stadi obsoleti. Ne sono sorpreso, dopotutto stiamo parlando di un paese in cui si trova il Colosseo. L’Italia modernizzerà i suoi stadi per gli Europei del 2032. C’è il progetto di ricostruire San Siro, un tempo la Scala del calcio. Va bene, una società ha bisogno di luoghi di incontro sostenibili e adatti alle famiglie, dove celebrare il calcio come bene culturale».