Inter News 24
·20 maggio 2025
Di Napoli rivela: «L’Inter mi ha reso un uomo. Non volevo fare riserva di Ronaldo, ricordo i calci nel sedere di Mazzola»

Inter News 24
·20 maggio 2025
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante di Inter e Napoli, Arturo Di Napoli, ha avuto modo di discutere con nostalgia e passione dei suoi primi passi nel mondo del calcio indossando la maglia nerazzurra. Durante la conversazione, Di Napoli ha ripercorso le sue esperienze iniziali, raccontando aneddoti che hanno caratterizzato il suo ingresso nell’Inter, club è cresciuto sia come calciatore che come uomo.
LE PAROLE DI DI NAPOLI – «Giocavo nell’AC Rozzano, andai all’Inter per un milione di lire più attrezzature varie per la società. I miei compagni fecero una festa di una settimana. Il lunedì tornavo sempre da mia madre, le chiedevo di non dirlo a nessuno, ma ogni volta, sotto casa, c’era una processione. L’Inter mi ha reso un uomo, sono stato anche al compleanno di Moratti, ma sono sempre stato un po’ ribelle. Ricordo i calci nel sedere di Mazzola quando mi spediva in prestito: “Hai le qualità per restare”, diceva. Non volevo fare la riserva di Ronaldo. Quando ne parliamo ribadisco a mio fratello che sono stato stupido. Il bello è che nel 1999 andai a Piacenza… e non giocai. Napoli? Debuttai in un 1-1 contro il Bari nel 1995. Magia. Dopo la morte di papà ho sbandato un po’. Non avevo il controllore di casa, il punto di riferimento che da ragazzino, quando volevo uscire, chiudeva la porta e nascondeva la chiave sotto il cuscino. Per fortuna c’era mia madre. A volte gliela rubava e mi lasciava uscire. “Non farti sentire quando rientri”».