Inter-News.it
·13 gennaio 2025
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Federico Dimarco è il protagonista del quinto episodio della nuova stagione di My Skills, il format di DAZN in collaborazione con EA FC 25: di seguito la prima parte delle dichiarazioni del calciatore dell’Inter.
Dimarco, senti di essere tra i migliori terzini al mondo? Se non altro, nel 2025 hai dimostrato questo…
Questo lo lascio dire a voi perché non mi piace parlare di queste cose. Onestamente, ci sono tanti terzini in Europa che sono fortissimi e che stanno dimostrando di essere veramente di alto livello. Mi piace anche confrontarmi, vedere come giocano gli altri terzini, perché si può sempre imparare qualcosa di nuovo.
Il tuo modo di calciare è davvero. Puoi spiegarci il tuo segreto?
Uso il collo interno del piede sinistro, è la parte del piede che mi consente di dare la giusta forza per cercare di mettere l’attaccante in condizione di far gol. Un giocatore che mi piaceva era Kolarov, mi è sempre piaciuto il suo modo di calciare e di crossare. Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui per un un anno. Un paio di cose le ho imparate.
Dimarco, qual è la prima parola che ti viene in mente per descrivere Simone Inzaghi?
La prima parola? Difficile. Posso dire ‘sottovalutato’? Perché è un allenatore che negli ultimi anni ha vinto tantissimo. Avendo vinto tanto, all’esterno, veniva messo subito in discussione per una minima sconfitta e lui non ha mai mosso un ciglio, restando sempre al suo posto. Penso che sia un grosso valore che ha. Si merita veramente tanto, non so quanti allenatori avrebbero reagito come lui.
Memoria?
Ne ha davvero tanta. Se gli ricordi il nome di un calciatore di prima categoria, lui te lo sa dire. Penso che sia davvero maniacale.
Dimarco, come descriveresti le tue caratteristiche?
Nelle mie corde non ho il dribbling, quindi preferisco saltare l’uomo con un primo controllo o con un uno-due. Mi diverte il fatto di controllare il pallone di prima sulla corsa, è una cosa che mi piace. Nel nostro calcio sono fondamentali i tempi di gioco, dato che la squadra è sempre in movimento. È molto divertente il nostro gioco, a mio parare. Penso che venga a trasparire anche da fuori quanto ci divertiamo, che stiamo bene tra di noi.