Calcio e Finanza
·21 dicembre 2024
Calcio e Finanza
·21 dicembre 2024
Rudi Garcia torna sulla sua avventura al Napoli e non risparmia attacchi verso il patron Aurelio De Laurentiis. Parlando con Carré di Raphael Domenach, il tecnico francese esonerato la scorsa stagione ha infatti messo nel mirino proprio il presidente dei partenopei.
“Il vero colpo di teatro sarebbe stato tenermi. Così si sarebbe qualificato per la Champions, invece di finire decimo. Magari ha detto quelle cose perché si è reso conto di essere stato un po’ cog****e. Lo ha fatto per coprire degli errori”, le sue parole.
“Pensavo di lavorare con un gentleman, invece si è rivelato uno che si immischia in cose che non gli competono. Ho pagato l’avergli detto di rimanere la suo posto. Voleva che facessi giocare 45 minuti un calciatore, altri nella ripresa. Io a sessant’anni non ho accettato. De Laurentiis capisce di cinema, ma non di calcio. Quando arrivai volevano andare via tutti, i calciatori si lamentavano di essere pagati poco. Ho cercato di motivare l’ambiente. Senza Giuntoli nessuno interveniva quando Osimhen o Kvaratskhelia non accettavano la sostituzione. Sarebbe stato giusto dire che l’obiettivo era la qualificazione in Champions”.
“Sapevo che prendevo un rischio andando in un club che aveva vinto il campionato. Di solito non vado in squadre dove non posso fare meglio. Ma era il Napoli, era la Serie A. I giocatori inconsciamente pensavano di rifare esattamente come l’anno prima ma non funziona così”.
Motivo per cui il tecnico francese aveva chiesto una serie di rinforzi: “Volevo un difensore, Aguerd, e un mediano possente. Vennero presi giocatori di prospettiva e non è un caso che ora siano stati prestati. Volevo che rinnovassero Osimhen e Zielinski. Quest’anno hanno investito molto per un difensore (Buongiorno, ndr) e hanno preso un mediano come McTominay”.
Non solo De Laurentiis, perché Garcia ne ha anche per Walter Mazzarri, definito un ‘tocard’, cioè un perdente: “Non ha classe, non mi ha mai ringraziato dei punti che gli ho lasciato e del fatto che vincendo solo una partita sarebbe andato agli ottavi di Champions. Ricordo anche la sua tutt’altro che elegante intervista nella quale disse come avrebbe fatto giocare il Napoli. Intervista che diede quando io ero ancora l’allenatore”.