Calcio e Finanza
·1 maggio 2025
I conti delle Serie B: le principali seconde divisioni europee in rosso per oltre 800 milioni

Calcio e Finanza
·1 maggio 2025
Il sistema calcio continua ad avere conti in perdita, anche nelle migliori Serie B d’Europa. Sono questi i dati che emergono dall’analisi di Calcio e Finanza sui bilanci delle società che nella stagione 2023/24 hanno partecipato alla seconda divisione dei top cinque campionati d’Europa, ovverosia Championship inglese, Segunda Division spagnola, Bundesliga 2 tedesca, Ligue 2 francese e Serie B italiana.
Le seconde divisioni dei principali cinque campionati europei hanno infatti generato nella stagione 2023/24 ricavi complessivi superiori ai 4 miliardi di euro. Tuttavia, il sistema nel suo insieme ha chiuso in perdita per oltre 830 milioni di euro, evidenziando un quadro di forte squilibrio economico-finanziario, in particolare per alcuni tornei.
Nel dettaglio, secondo i dati analizzati, i ricavi aggregati dei cinque campionati ammontano a 4,06 miliardi a fronte di costi per complessivi a 4,8 miliardi di euro, con un risultato netto complessivo negativo per 833,6 milioni di euro. Rispetto alla stagione precedente, in particolare c’è stato un incremento significativo dei ricavi, pari a circa 805 milioni di euro (+24,8%), passando da 3,2 a 4,06 miliardi. L’aumento ha riguardato in particolare i ricavi da stadio, cresciuti di oltre il 40%, e quelli da gestione calciatori, che hanno registrato un incremento superiore al 50%. Anche i ricavi commerciali e da diritti TV hanno fatto segnare una crescita, seppur più contenuta.Tuttavia, anche i costi hanno registrato una crescita sensibile. Il totale delle spese è aumentato di oltre 800 milioni di euro, mantenendo quindi lo squilibrio tra entrate e uscite. Il risultato netto aggregato è peggiorato, passando da -758,7 a -833,6 milioni di euro. L’EBITDA resta negativo, ma in miglioramento, mentre l’EBIT si è ulteriormente deteriorato.
Entrando nel dettaglio dei singoli campionati, il quadro che ne emerge conferma il dominio inglese anche nelle seconde divisioni. La Championship ha visto i propri ricavi crescere da 1,1 a 1,6 miliardi (+51,2%), grazie soprattutto all’aumento dei ricavi da gara, dei diritti TV e dei proventi dalla gestione calciatori. Tuttavia, i costi sono cresciuti in misura simile, e la perdita netta è peggiorata, passando da -348,4 a -376,9 milioni di euro.Alle spalle dei club inglesi troviamo la Bundesliga 2 tedesca, le cui società hanno registrato un incremento dei ricavi da 785,7 milioni a 1,07 miliardi (+36%). I costi sono aumentati, ma in misura più contenuta, e il risultato netto, seppur in calo, resta il meno negativo tra le cinque leghe, passando da –2,2 a -33,1 milioni.
Da un punto di vista dei ricavi, poi, c’è la Serie B italiana, che è la lega con il peggior saldo EBITDA (-182,2 milioni) e EBIT (-319,4 milioni), nonostante ricavi per 473 milioni di euro. I diritti TV ammontano a soli 59,8 milioni, e anche il contributo delle cessioni è contenuto (75,9 milioni), molto inferiore rispetto alla Championship. A gravare maggiormente sul bilancio sono i costi del personale (403,5 milioni), che rappresentano quasi l’intero ammontare dei ricavi, e gli altri costi operativi (252 milioni). La perdita netta della Serie B è pari a 274,1 milioni di euro.
La Segunda División spagnola ha mantenuto i ricavi quasi stabili, passando da 421,6 a 429,1 milioni. Tuttavia, il contenimento dei costi non è bastato a evitare una perdita netta di 44,2 milioni, comunque in miglioramento rispetto ai -63,8 milioni del 2022/23. L’EBITDA, da negativo, è tornato in positivo.
Infine, la Ligue 2 ha subito un calo dei ricavi, passati da 472,6 a 413,6 milioni, soprattutto a causa del ridimensionamento dei proventi da gestione calciatori. L’aumento dei costi ha determinato un peggioramento del risultato netto, passato da -8,5 a -105,3 milioni.