Inter-News.it
·23 febbraio 2025
Inter-Genoa IN tre punti: Inzaghi senza calcoli ma con due Martinez
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·23 febbraio 2025
Inter-Genoa con il risultato minimo ma tutt’altro che il minimo bottino per Inzaghi. La vittoria nerazzurra serve a mettere pressione al Napoli di Conte. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la 26ª giornata di Serie A
MILANO – Vittoria di misura, vittoria sofferta ma vittoria importantissima per l’Inter di Simone Inzaghi, che batte il Genoa dell’ex centrocampista nerazzurro Patrick Vieira e torna in vetta alla classifica. Almeno momentaneamente. Il primo posto a quota 57 punti significa +1 sul Napoli (56), impegnato a Como nell’ostico lunch match domenicale. Analizziamo Inter-Genoa (1-0) di Serie A in tre punti.
La formazione titolare scelta da Simone Inzaghi per Inter-Genoa in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
1. ROTAZIONI SOLO RIMANDATE – Il calendario dell’Inter dice Genoa, Lazio e Napoli nel giro di una settimana. Una partita per riprendersi la vetta in Serie A prima che la capolista vada di scena a Como. Una partita a eliminazione diretta per assicurarsi un altro doppio Derby di Milano in Semifinale di Coppa Italia contro il Milan già qualificato. E una partita che è praticamente lo scontro diretto in chiave Scudetto, piuttosto decisivo. In teoria è tempo di calcoli. In pratica servono solo tre vittorie. E Inzaghi preferisce non fare calcoli né niente. Contro il Genoa va in campo la formazione migliore, comprensiva di tre diffidati – Alessandro Bastoni, Nicolò Barella ed Henrikh Mkhitaryan – a rischio Napoli. Chi sta fuori lo fa solo per infortunio (Yann Sommer, Carlos Augusto, Davide Frattesi e Marcus Thuram). Gli altri “non titolari” siedono comodamente in panchina per rifiatare completamente in vista della Lazio. Le rotazioni di Inzaghi sono previste solo in Coppa Italia: l’Inter migliore a San Siro contro il Genoa, l’Inter dei titolarissimi – salvo ulteriori problemi – a Napoli. Forse è questa la ricetta tricolore di Inzaghi?
Simone Inzaghi in panchina durante Inter-Genoa in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
2. SCELTE QUASI OBBLIGATE – In realtà Inzaghi una decisione importante per Inter-Genoa la prende. Rinunciare ad Hakan Calhanoglu in cabina di regia, rilanciando Kristjan Asllani davanti alla difesa, è una scelta. Motivata dallo stato di forma del centrocampista turco più che dal calendario in sé. Segnale di fiducia nei confronti dei vice-Calhanoglu, ultimamente retrocesso nelle gerarchie a favore di Piotr Zielinski, che nemmeno gradisce il ruolo. Un’altra decisione presa da Inzaghi riguarda la fiducia incondizionata data a Joaquin Correa come partner di Lautaro Martinez in attacco. E in questo caso si può già parlare di scommessa persa. L’Inter al momento si trova senza attacco e senza attaccanti. Per la trasferta di Napoli sarà fondamentale recuperare Thuram ma nella sua migliore condizione. Altrimenti l’unico pensiero di Inzaghi sarebbe chi tenere inizialmente in panchina tra Marko Arnautovic e Mehdi Taremi, che continuano a dare poche garanzie. Attacco spuntato ma non è una novità: Inzaghi sa che questa non può essere un alibi. E si può andare avanti [anche] con 1-0 sofferti come in Inter-Genoa.
Joaquin Correa nel corso di Inter-Genoa in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
3. BICCHIERE MEZZO PIENO – Di Inter-Genoa si salva solo il risultato. Di certo non la prestazione collettiva. A parte quella di alcuni leader, come Francesco Acerbi in difesa, Nicolò Barella a centrocampo e Lautaro Martinez in attacco. Nota di merito anche per Josep Martinez, al debutto a difesa della porta dell’Inter in Serie A. Parate decisive tanto quanto la rete del suo omonimo capitano. Queste le uniche cosa su cui poter sorridere dopo l’1-0 di San Siro. Il calendario non è amico, l’infermeria ancora meno. E a prescindere dal risultato di Como-Napoli non si può pensare di andare in casa di Antonio Conte con il jolly della non-sconfitta. Vero, l’importante è non perdere, perché altri tre punti guadagnati dal Napoli sull’Inter complicherebbero forse definitivamente la (rin)corsa Scudetto. Ma l’occasione è troppo ghiotta e un pareggio potrebbe solo prolungare l’agonia nerazzurra tra Serie A, Champions League e – chissà – Coppa Italia. L’Inter di Inzaghi è chiamata alla prova definitiva di maturità: non abbandonare per strada nessun obiettivo ma allo stesso tempo non sprecare altri jolly. La rosa sarà quella che è ma l’allenatore può ancora fare la differenza.
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