Calcionews24
·21 settembre 2024
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Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa in vista del suo debutto sulla panchina della Roma contro l’Udinese. Di seguito le sue parole.
CAMBIAMENTI – «Penso che la squadra specialmente l’anno scorso con Daniele in una fase ha dimostrato che può lottare con chiunque, perché ha fatto veramente un bel calcio. Secondo me in questi 8-9 mesi di Daniele ho visto tanti concetti che piacciono a me. Sia il gioco a tre, sia l’aggressività. Ci sono tanti spunti già da prendere là. Poi magari cercare di amalgamare tutto e di aggiungere all’aggressività, possesso palla e altri aspetti».
UDINESE – «L’Udinese in queste partite ha dimostrato di aver cambiato mentalità, vanno veramente tanto forte. Stanno esprimendo un bel calcio con dei giocatori che a me in passato davano sensazioni di grande equilibrio tecnico. In questo momento li vedo come una delle squadre più forti in Serie A. E sarà durissima affrontarli. Stanno facendo bellissime prestazioni, tanti punti e possono fare i goal in mille modi. Hanno una struttura fisica impressionante».
CHE SQUADRA HA TROVATO – «Quello che ho visto lo scorso anno nella prima fase di DDR era una Roma molto aggressiva. Ha fatto partite di grandissima aggressività e mi sembrava anche che i giocatori lo potevano fare. Sicuramente c’è un po’ da riprendere e da lavorarci su perché più di una forza fisica, di corsa, è la posizione e le conoscenze che rendono il calcio equilibrato. Penso che anche a Torino molti giocatori non erano adatti ma poi alla fine per loro intelligenza sono riusciti a plasmarsi al mio tipo di gioco. Ci vorrà un po’ di tempo però sono convinto che la squadra può farcela. Può fare pressing alto, può accettare certe situazioni, però la mia idea è che deve continuare ad essere aggressiva».
RICHIESTE DIRIGENZA – «La proprietà è stata molto chiara e diretta. Secondo me stanno facendo un cambiamento societario nel senso che la rosa sta diventando molto più giovane. Che hanno tanti giocatori da crescere e da sviluppare. C’è un buon mix tra giocatori esperti e giovani. C’è tanto da lavorare. Mi hanno chiesto lo sviluppo dei giocatori e certamente i risultati. Alzando il livello di tutta la rosa. L’obiettivo della società è che la Roma entri in Champions e ci rimanga nel tempo. Questo l’obiettivo principale».
CHE IDEA SI É FATTO SULLA ROMA IN QUESTE 4 GIORNATE – «A tratti ci sono state secondo me cose positive a tratti cose negative. Durante le stesse partite vedevamo movimenti positivi dove si esprimeva buon calcio e momenti dove no. Sicuramente c’è da migliorare questi aspetti. Non è tutto da buttare. Secondo me Daniele ha fatto un grandissimo lavoro ma anche di organizzazione e di lavoro e di comportamento dei giocatori. Che sono abituati a lavorare molto bene. La squadra anche fisicamente sta ad un buonissimo livello. Io vorrei introdurre certe cose che ho visto in passato e che secondo me possiamo fare».
COME STA LA SQUADRA A LIVELLO MENTALE DOPO L’ESONERO – «Penso che la base degli esoneri come ha detto Daniele De Rossi, quando successe di Mourinho, sono sempre i risultati. È la stessa cosa che mi insegna la mia carriera. Se non fai risultati rischi di essere esonerato. Così è successo penso a Roma. La squadra ha dato tutto a Daniele. Questa è una mia sensazione. A volte subentri e ci sono problemi io qui invece non li ho percepiti. La squadra ha dato tutto quello che aveva per l’allenatore. Penso che l’unica ragione sia il risultato».
DYBALA – «Ho visto tutte e quattro le partite di Dybala. Paulo è un giocatore intelligente. Fa un buonissimo lavoro anche difensivo. È posizionato sempre bene e poi sappiamo tutte le sue qualità. In questi giorni ho visto che fa tutte le fasi benissimo. Ripeto anche il lavoro difensivo lui lo fa con molta attenzione per cui ci lavoreremo su. Lui è un giocatore di grandissima qualità».
DYBALA E SOULE’ INSIEME – «Sì. Possono giocare insieme. Penso che Dybala non ha giocato per tutte le vicende che aveva. Loro possono giocare assolutamente insieme. Senza problemi».
DIFESA A 3 – «Penso che la difesa è strutturata bene. Ci sono giocatori che sono abituati a giocare a tre. Hermoso lo penso come terzo a sinistra, nella posizione a cui è abituato a giocare e ha giocato tanto. Lui ha fatto buonissimi allenamenti ma non è ancora al top. La difesa si pensa spesso debba essere fisica, ma ci sono dei casi che non è cosi. Vedi un Rodriguez che non ha fisicità ma ha molta intelligenza. Questo vuol dire che è importantissimo l’aspetto della fisicità ma è altrettanto importante essere intelligenti e saper trovare le posizioni. A volte i giocatori anche con meno forze fisiche riescono ad interpretare benissimo il gioco. Ripeto, la forza fisica è importante ma è altrettanto importante l’intelligenza fisica dei giocatori».
ZALEWSKI – «La cosa si sta risolvendo in modo giusto penso che è un giocatore che a me piace e adesso vedremo. Ha cominciato ad allenarsi con la squadra e secondo me va sulla direzione giusta. Per me può essere importante per lo sviluppo di tutta la stagione».