Calcio In Pillole
·16 marzo 2022
Calcio In Pillole
·16 marzo 2022
Il 16 marzo 1938, in un quartiere del centro di Buenos Aires, nasce Carlos Bilardo, figlio di immigrati italiani di origine siciliana. Cresce nelle giovanili del San Lorenzo, con cui esordisce nel 1958, schierato come ala destra, vincendo il campionato del 1959. Nel 1961 passa al Deportivo Español, dove resta fino al 1965, prima di firmare per l’Estudiantes, club con cui scalerà l’élite del calcio argentino. In cinque stagioni vince per tre volte la Copa Libertadores e una la Coppa Intercontinentale, superando nella doppia sfida il Manchester United campione d’Europa.
La carriera da calciatore di Carlos Bilardo, però, non è nulla in confronto a quella da allenatore. Che inizia subito, appena appese le scarpette al chiodo, nel 1971, proprio dall’Estudiantes. Intanto, trova il tempo di finire gli studi in medicina e specializzarsi in ginecologia, dividendosi tra campo e ricerca sul tumore del retto. La panchina, però, avrà la meglio, e nel 1976 abbandona la professione medica per dedicarsi a tempo pieno al calcio. Riparte dalla Colombia, prima al Deportivo Cali, poi come commissario tecnico della Nazionale. Incarico da cui verrà sollevato dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali del 1982.
A questo punto, Carlo Bilardo torna in Argentina, di nuovo sulla panchina dell’Estudiantes, trampolino di lancio verso quella della Nazionale Argentina, nel 1983. Il suo sarà un compito arduo: costruire il giusto equilibrio intorno all’immenso talento di Diego Armando Maradona. Obiettivo raggiunto attraverso il 3-5-2, ideato dallo stesso Bilardo, che permise alla Albiceleste di vincere i Mondiali del 1986 e arrivare in finale in quelli del 1990. Non abbastanza, per Bilardo, che rassegna deluso le proprie dimissioni. Da quel momento, sarà una carriera tra alti e bassi.
Nel 1992 va al Siviglia, dove ritrova Maradona, ma senza successo, quindi al Boca Juniors, dove lancia giovani come Riquelme e Veròn. Nel 1999 finisce sulla panchina della Libia, e nel 2003 conclude la sua lunga parabola all’Estudiantes. Carlos Bilardo, negli anni successivi, tornerà nell’Afa, come vice prima di Maradona, poi di Batista, infine di Sabella, dimettendosi nell’agosto del 2014, dopo la nomina del Tata Martino a nuovo ct.