Inter-News.it
·11 maggio 2025
Parolo provoca Inzaghi: «Percorso? La storia la scrive chi vince»

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·11 maggio 2025
L’Inter di Inzaghi ha vinto sul campo del Torino e lo ha fatto con le seconde linee. Parolo su DAZN analizza la prestazione dei nerazzurri, reduci dall’impresa in Champions League con il Barcellona, e stuzzica Inzaghi sulle critiche
ORGANIZZAZIONE – L’Inter di Simone Inzaghi non molla in campionato e prova a mettere pressione fino alla fine al Napoli. Marco Parolo analizza la prestazione dei nerazzurri: «Calhanoglu, Barella e chi è subentrato con la voglia di non prendere gol. Inter bella e organizzata bene che non vuole lasciare nulla di intentato in campionato. Tutta la squadra, chi è partito dall’inizio, tutta la compattezza dell’ambiente è frutto anche del risultato con il Barcellona. Il Napoli ormai è mentalizzato, Conte è bravissimo a creare una bolla. In questo momento l’Inter ha fatto quello che doveva fare, ora tocca al Napoli rispondere».
FORZA – Poi, sui numeri di Inzaghi da quando allena l’Inter, Parolo afferma: «Sono numeri importanti, che attestano il suo valore e la sua forza, soprattutto è riconosciuto come allenatore forte. E quando sei forte ci sono situazioni in cui ti vengono fatte le pulci, è giusto che sia così. Oggi è scesa in campo l’Inter con la mentalità che conosciamo. Se il campionato è finito? No, non è finito. L’Inter ha saputo capitalizzare bene il vantaggio iniziale, di occasioni ne ha avute anche durante la partita. La squadra di Inzaghi ha meritato la vittoria. Il gol annullato al Torino? C’è la furbizia di Asllani nel farsi cadere, ma non sarebbe cambiato il risultato. Rimpianti? Ad oggi no, potenzialmente a fine campionato sì perché l’Inter avrebbe potuto lottare, uso il condizionale perché ad oggi è tutto aperto. L’Inter è forte, sa giocare queste partite, un po’ di stanchezza mentale magari e un po’ di acciacchi».
CRITICHE SEMPRE GIUSTE? – Parolo commenta le dichiarazioni di Inzaghi che sottolinea l’importanza del suo cammino: «Il lavoro non è finito, la storia la scrive chi vince, il percorso non lo ricorderanno in tanti. Per me poca gente gli ha tolto il merito che comunque ha, magari a questo livello anche una carenza piccola viene sottolineata. Per me è cresciuto di anno in anno e quest’anno ha osato non nascondendosi e provando a vincere il Triplete. Le secondo linee dell’Inter? La sensazione è che abbiano preso fiducia dalla semifinale con il Barcellona in poi, prima non sono riusciti a lasciare un segno importante. Quanto è scaramantico Acerbi? Rispetto a quello che hai pensato, di più! Non aggiungo altro».
TATTICA – E sulla finalissima con il PSG aggiunge: «Di qualità davanti ne ha tanta il PSG, ha più organizzazione difensiva, non difende così alto come il Barcellona. Ma è anche vero che l’Inter costringe il centrocampo del PSG a doversi muovere molto e quindi qualche spazio potrebbe concederlo la squadra parigina».