Calcio e Finanza
·14 febbraio 2025
Ultras, per Inter e Milan deferimenti a marzo: senza intesa, processo ad aprile
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Calcio e Finanza
·14 febbraio 2025
La Procura federale si muove spedita nelle indagini sul processo ultras, la parte legata alla giustizia sportiva dell’inchiesta Doppia Curva avviata dai pm di Milano. Gli imputati sul fronte penale sono gli ex vertici delle curve di Inter e Milan, Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Nord nerazzurra e Luca Lucci per la Sud rossonera, e altri 16 ultras arrestati con loro il 30 settembre 2024 con l’accusa è di associazione a delinquere e aggravante mafiosa per i tifosi interisti.
Sul fronte sportivo, Giuseppe Chinè, che è a capo della Procura della FIGC, subito dopo gli arresti ha chiesto alla Procura milanese gli atti dell’indagine. Si tratta in totale di circa 15mila pagine di inchiesta, tra cui gli interrogatori di calciatori e dirigenti che si sono svolti nei mesi scorsi a Milano. Chinè ne ha voluti inevitabilmente fare altri, passando anche per gli Slo (Supporter Liaison Officer) dei due club, le persone che fungono da raccordo tra tifoserie e società.
Non tutti i nomi altisonanti di questa vicenda – Calhanoglu, Inzaghi, Zanetti, Calabria – sono stati ascoltati nuovamente dal procuratore federale: in alcuni casi Chinè ha ritenuto sufficienti le dichiarazioni rese ai pm. Ora gli interrogatori – spiega La Gazzetta dello Sport – sono a un passo dalla chiusura, e si può passare a una nuova fase.
Nel corso della prossima settimana si tireranno le fila del processo e verranno preparati gli avvisi di conclusione indagine che precedono i deferimenti. Entro la prima settimana di marzo dovrebbero partire gli avvisi con le contestazioni: da quel momento chi riceverà l’atto, che sia la società o un tesserato, avrà 15 giorni per farsi interrogare, presentare memorie difensive o chiedere un eventuale patteggiamento per ottenere il dimezzamento della pena. Scaduti i 15 giorni scatteranno i deferimenti.
Se le contestazioni saranno più pesanti del previsto e i tesserati di Inter e Milano decidessero di andare avanti senza patteggiare, il processo sportivo dovrebbe tenersi ad aprile in primo grado ed eventualmente a maggio in secondo grado. L’avviso di chiusura indagini arriverà principalmente a chi è stato già ascoltato a Milano, anche se c’è qualche posizione ancora in bilico che Chinè si riserva di valutare nei prossimi giorni.
L’idea è dunque quella di chiudere la stagione senza più ombre, almeno sui possibili rapporti di alcuni tesserati di Milan e Inter (le posizioni più a rischio sono quelle di Calhanoglu e l’ormai ex rossonero Calabria) con alcune frange di tifoseria. Il Codice di Giustizia sportiva non lo permette e in un momento come questo occorre fare chiarezza al più presto.