Calcio e Finanza
·19 settembre 2024
Calcio e Finanza
·19 settembre 2024
Supera il test di ammissibilità la proroga al regime fiscale agevolato per lavoratori e sportivi che si trasferiscono in Italia. Secondo quanto riportato da ItaliaOggi, tra i 726 emendamenti in osservazione ieri, sono state bollate come improponibili e quindi respinte 237 proposte di modifica, ma non quella sul ritorno dei benefici fiscali per gli sportivi. Oggi, invece, i lavori della commissione si dedicheranno ad individuare i segnalati, così da poter procedere con la votazione degli emendamenti tra martedì e mercoledì prossimo.
Si viaggia, quindi, abbastanza spediti sul ritorno del Decreto Crescita in Italia. La detassazione al 50% delle imposte, prevista per i lavoratori che trasferiscono la propria residenza nel Belpaese, potrebbe così tornare concretamente. Su spinta del governo di centrodestra e, più in particolare di Forza Italia, da cui l’emendamento a prorogarlo fino al 2027, ad essere attenzionato è il mondo del calcio in primis, che aveva chiesto la reintroduzione del sistema di favore.
La norma, in vigore tra l’inizio del 2020 e la fine del 2023, aveva consentito alle società italiane di ingaggiare diversi calciatori provenienti dall’estero, con la possibilità di proporre stipendi netti più allettanti a parità di stipendio lordo. Tuttavia, dall’insediamento del governo Meloni, i club professionistici italiani non hanno più potuto avvalersi di questa tassazione agevolata (valida per stipendi che superavano il milione di euro). Il beneficio è dunque rimasto intatto solo per quei tesserati che già ne potevano godere quando il Decreto era ancora valido.
Attualmente, infatti, il Decreto Crescita prevede vantaggi fiscali per i contratti di lavoratori impatriati che abbiano deciso di trasferire la loro residenza in Italia con l’impegno di risiedervi fiscalmente per almeno quattro anni. Per gli sportivi, con uno stipendio lordo superiore o pari al milione di euro, questa agevolazione si è fermata a quanti abbiano stipulato il contratto lavorativo entro il 31 dicembre 2023 e aveva come limite temporale minimo due anni.
L’emendamento presentato da Forza Italia propone che questa agevolazione sia reintrodotta anche per gli sportivi e valga, per tutti rispettino le predette condizioni, per gli anni fiscali 2025, 2026 e 2027.