Vojvoda, il clamoros retroscena su Vagnati: "Ero pronto a firmare il rinnovo" | OneFootball

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·1 maggio 2025

Vojvoda, il clamoros retroscena su Vagnati: "Ero pronto a firmare il rinnovo"

Immagine dell'articolo:Vojvoda, il clamoros retroscena su Vagnati: "Ero pronto a firmare il rinnovo"

L'ormai ex calciatore del Torino Mergim Vojvoda, passato tra le fila del Como a gennaio a titolo definitivo, ha concesso un'intervista al portale belga DHNet, dove ha raccontato alcuni retroscena relativi al suo approdo tra i lariani e non solo. Ecco le sue parole riportate da Goal.com.

Il retroscena su Vagnati

Il mio contratto con il Torino sarebbe scaduto a giugno. Stavamo discutendo di un nuovo contratto quadriennale, che ero pronto a firmare. Ma poi ci sono state complicazioni perché il futuro del direttore sportivo era incerto.  Nel frattempo lui l'ha prolungato, ma c'era anche quella partita tra Torino e Como a fine ottobre. Ero titolare, e all'intervallo mister Fabregas è venuto a parlarmi.

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Cairo e Vagnati

Fabregas e il primo approccio

Mi ha chiamato e, mentre camminavamo lungo il corridoio dello stadio del Torino, mi ha detto: 'Vuoi venire da noi? Mi piace come giochi'. Ho balbettato un po', ero sorpreso. Mi ha chiesto se mi piaceva il loro modo di giocare. Ho detto di sì e lui mi ha detto che voleva portarmi al Como.  Pensavo che sarebbe stato quest'estate. Poi è passato del tempo, ho giocato con il Torino che mi ha offerto un altro rinnovo, che ho rifiutato perché avrei voluto che lo facessero senza esitazione. Poi, due giorni prima della fine del mercato, il mio agente mi ha detto che il Como mi voleva subito. Così ho accettato. Mi piaceva il loro modo di giocare e quando Fabregas ti parla in quel modo, è difficile ignorarlo

Nel Como un approccio tattico differente

È vero che al Torino giocavo molto anche come terzo di una difesa a tre. Ero molto meno offensivo. Con Fabregas è un sistema diverso, giochiamo a quattro, è più offensivo.  Ho anche l'impressione di ritrovarmi un po' come ai tempi del Mouscron o dello Standard, come terzino destro o sinistro vero e proprio. È un calcio che mi piace. Mi piace giocare con la palla, lavorare sulle mia qualità tecniche, e questo mi permette di proiettarmi molto in avanti.

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