gonfialarete.com
·09 de dezembro de 2024
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Il Napoli di oggi non ha nulla a che vedere con quello che ha vinto lo Scudetto, che incantava con il suo gioco e dominava le partite. La squadra di Antonio Conte (e non più Luciano Spalletti) appare meno spettacolare e più in difficoltà, anche sul piano offensivo, come dimostrano i numeri: 28 gol segnati in 15 partite, che collocano gli azzurri solo al settimo posto per rendimento offensivo nel campionato.
La difficoltà di concretizzare le azioni è evidente, come confermato dalla partita contro la Lazio, in cui, nonostante il pericolo creato da Kvaratskhelia e un palo di Anguissa, il Napoli ha fatto fatica a sfondare il muro difensivo dei biancocelesti. Lukaku, poco servito e in difficoltà, non è riuscito a spaventare il portiere avversario, Provedel.
In difesa, pur reggendo in molte occasioni, il Napoli ha mostrato le sue vulnerabilità, come nel caso del gol di Isaksen, che ha messo in evidenza le lacune della retroguardia azzurra. Quando la difesa non regge, si verificano guai, e in questa stagione il Napoli sembra più fragile rispetto al passato. Al contrario, l’Atalanta, che è in piena corsa per il titolo, sta crescendo sempre più e ha mostrato di essere una squadra forte, convinta e in grado di giocare un calcio di qualità. Con il Napoli che ha iniziato a perdere colpi, l’Atalanta potrebbe davvero fare sul serio. Anche l’Inter, che appare come la favorita per lo Scudetto, ha superato il Napoli come squadra più forte del campionato. La notte del Maradona ha rivelato questa verità: oggi il Napoli sembra un passo indietro non solo rispetto all’Inter, ma anche all’Atalanta, che ora può sognare in grande.
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